Via Galvani qualche giorno fa. Il guidatore di un Suv, un esponente della media borghesia, arriva deciso e lancia dall'auto un sacchetto di rifiuti domestici. Poi va via in retromarcia effettuando tra l'altro una manovra pericolosa. É convinto di averla fatta franca e, soddisfatto di essersi liberato di quel sacchetto di rifiuti e soprattutto di non aver perso tempo ad effettuare la raccolta differenziata va via felice. E invece una delle 54 telecamere piazzate da Messinaservizi ed affidate ad una società esterna lo hanno pizzicato. Per lui una multa da 10 mila euro inflitta dai vigili urbani guidati da Giovanni Giardina e una denuncia penale all'autorità giudiziaria. Un altro filmato è già sul tavolo dei vigili. Riguarda puntale Arena poco sopra Gravitelli.
Ma gli inquinatori immortalati dalle fototrappole sono decine e decine. Ogni venerdì Messinaservizi pubblica uno dei video girati dalla società esterna che gestisce le fototrappole e dai vigili urbani, accompagnate dal messaggio del sindaco Basile e della presidente di Messinaservizi Maria Grazia Interdonato: Machitelofafare.
Già chi te lo fa fare a rischiare multa e denuncia. Chi te le fa fare a rendere brutta una città che è arrivata a superare il 58% di differenziata tanto ad essere inserita tra le sette città italiane virtuose che faranno parte di un progetto nazionale. Il 20 e il 21 febbraio nel salone delle bandiere arriveranno i vertici di tutte le società che si occupano di riciclo di rifiuti. Sarà siglato un protocollo con l'ateneo per una campagna di sensibilizzazione. Titolo della due giorni “65% e oltre”.
Gli inquinatori seriali non hanno scampo. Si trovano dentro ad una sorta di Grande fratello. A guardare le immagini, non sono spettatori qualunque ma direttamente la polizia giudiziaria e, nei casi dove si accertano violazioni, la procura. Le 54 telecamere acquisite da Messinaservizi ed affidate ad una società esterna vengono spostate di volta in volta nelle zone più calde. Da Giostra a Via Alessandria, alla periferia Sud, ai torrenti. Le discariche abusive create in ogni luogo della città costringono gli operai di Messina servizi a fare un lavoro immane con costi aggiuntivi. ogni anno viene almeno un milione di euro che paga l'intera comunità.
Le telecamere di ultima generazione vengono azionate da un sensore passivo di movimento ad infrarossi altamente sensibile e si attivano al passaggio di persone o automezzi. Registrano in Full Hd con audio ambientale e scattano foto ad altissima risoluzione.
Gli inquinatori si mettano in posa. Almeno, assieme a multa e denuncia, avranno la foto ricordo come in un parco giochi.
Caricamento commenti
Commenta la notizia