Sono quarantamila gli avvisi bonari partiti dall'Azienda Meridionale acque per il recupero delle somme relative alle bollette insolute. Diverse migliaia invece le pratiche consegnate ad una società di riscossione privata, la B Consulenze che in ogni avviso di accertamento esecutivo, dà 60 giorni di tempo prima di procedere ai pignoramenti. Si perchè dopo il passaggio bonario si passa alle maniere forti.
Chi riceva il primo sollecito può recarsi agli sportelli Amam e verificare la propria posizione con il supporto degli operatori Amam. Verificare se per esempio ci sono somme prescritte. Nella sede dell'Amam anche uno sportello dedicato alla fase più avanzata quella degli accertamenti esecutivi della società privata.
Un passaggio quello allo sportello già effettuato da un pensionato invalido all'80% che si è visto recapitare bollette per cinquantamila euro da pagare in trenta giorni. Per la precisione 50 mila, 121 euro e diciotto centesimi. L'equivalente di un consumo pari ad una quantità di metri cubi di acqua esorbitante. Una raccomandata che ha fatto saltare dalla sedia il signor Villì, nonostante la sua invalidità Il consumo che riguarda un appartamento della zona nord non più utilizzato dal signor Villì e che riguarda la fornitura di acqua per gli anni che vanno dal 2015 al 2018 è stato passato ai raggi X dai funzionari dell'Amam e sono state riscontrate alcune somme prescritte.
Un credito colossale quello che l'Amam vanta nei confronti di oltre 50 mila utenti. Quasi cinque messinesi su dieci non pagano le bollette dell'acqua.
A non pagare secondo gli ultimi dati del 2024 è il 44 per cento degli utenti.
Intanto l'Amam continua a far fronte a falle continue sulla rete cittadina. L'ultima si è verificata ieri mattina tra via Catania e via Salandra dove si è aperta una voragine. Operai da ieri al lavoro.
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