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Omicidio Ciurar, dopo 14 anni arrestati due barcellonesi: spedizione punitiva contro i rom

Era ritenuto l'autore di numerosi furti in appartamento che avevano gettato nel panico gli abitanti dei quartieri S.Antonio e Cantoni di Barcellona Pozzo di Gotto.
Una situazione intollerabile per la famiglia mafiosa barcellonese che non permetteva a nessuno di commettere reati senza la sua autorizzazione. Così il pomeriggio del 5 dicembre 2010 durante una spedizione punitiva in un accampamento ROM fu ucciso il 20enne rumeno Petr Ciurar.

Oggi,a distanza di 14 anni da quel delitto i Carabinieri del Ros hanno arrestato due dei tre autori di quell'omicidio. Si tratta di Domenico Bucolo e Santo Genovese, entrambi 34enni.Entrambi sono stati rinchiusi in carcere con l'accusa di omicidio volontario aggravato dal metodo mafioso. Del commando avrebbe fatto parte pure Giovanni Perdichizzi, ritenuto il capo di un gruppo che gravitava nell'orbita di Cosa Nostra barcellonese, ucciso con una fucilata alla nuca il primo gennaio del 2013 mentre si trovava all'interno di un bar di Barcellona.

A far luce sull'omicidio Ciurar una nutrita pattuglia di collaboratori di giustizia, da Francesco D'Amico ad Alessio Alesci, Alessandro Abbas ed Aurelio Micali ma decisive si sono rivelate le dichiarazioni dell'ultimo pentito di mafia Marco Chiofalo. É stato quest'ultimo a raccontare al Procuratore aggiunto Vito Di Giorgio ed ai sostituti della DDA messinese che quel pomeriggio incontrò Bucolo e Genovese a bordo di un ciclomotore ed armati di un fucile. Gli dissero che stavano andando all'accampamento vicino alla stazione ferroviaria a dare una lezione ai Rom che commettevano furti in abitazione. Ed alcuni abitanti si erano rivolti a Perdichizzi lamentando questa situazione. Non solo, ma Chiofalo li incontrò anche al ritorno e i due confermarono di aver portato a termine il compito. Il terzetto si avvicinò ad una baracca in legno e cartoni sparando all'impazzata. Quando Ciurar uscì all'esterno fu raggiunto da due fucilate alla testa mentre alcuni suoi familiari rimasero feriti. Il giorno dopo i Rom lasciarono l'accampamento. Il messaggio in perfetto stile mafioso era stato recepito.

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