Il signor Giuseppe ha 70 anni e fa i conti con un cancro alla prostata che gli ha già causato anche delle metastasi alle ossa. Sta cercando di trattare la malattia, è seguito da un medico oncologo che lo sta sottoponendo ad una terapia che gli consente di tenere la situazione sotto controllo, per quanto possibile. Per fare questa terapia però il signor Giuseppe ha bisogno di un farmaco che deve ritirare alla farmacia dell'Asp al Mandalari. E per il secondo mese consecutivo si è ritrovato a dover interrompere le cure perchè il farmaco non c'è. Da oggi gli serviva la nuova scatola di queste compresse salvavita previste dal suo piano terapeutico, ma nulla. Ha chiamato la farmacia del Mandalari per sapere se fosse arrivato, ma la risposta è stata negativa. Da più di una settimana aveva iniziato a sollecitare la consegna di questo farmaco che per lui è fondamentale, ma lo avevano rinviato di giorno in giorno. E da oggi il signor Giuseppe dovrà stoppare la cura fino a quando non lo chiameranno. La stessa cosa era successa anche a dicembre, quando Giuseppe è rimasto senza copertura per dieci giorni. Niente terapia e valori che immediatamente sono andati fuori norma. Per questo si è rivolto alla nostra redazione: “Già siamo condannati ad affrontare una malattia, perchè dobbiamo anche subìre ritardi e disservizi?” chiede un po' scoraggiato. Lo amareggia la mancanza di chiarezza e di risposte da parte dell'Asp, di fatto non sa perchè questo farmaco non c'è ancora e quando arriverà. Sa solo che da oggi inizia il conto dei giorni senza terapia per lui che è un malato oncologico. Abbiamo chiesto all'Asp risposte sulla vicenda, dall'azienda spiegano che il farmaco è stato ordinato e dovrebbe arrivare in tempi brevi. Un problema di finanziamento che ha rallentato alcune procedure ma che promettono di risolvere a stretto giro. Resta il fatto che c'è un 70enne che già ha perso un giorno di cure. E forse non sarà l'unico.