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Messina, recupero crediti Amam: bollette da 50mila euro a un invalido

Bollette record per un pensionato invalido all'80%. Cinquantamila euro da pagare in trenta giorni. Anzi per la precisione 50 mila, 121 euro e diciotto centesimi. L'equivalente di un consumo pari ad una quantità di metri cubi di acqua esorbitante. E quella che è arrivata per raccomandata al signor Villì pensionato ed invalido all'ottanta per cento non è una bolletta ma è l'epilogo di un contenzioso fatto di lettere di diffide di pec e di repliche che va avanti da anni. Il consumo che riguarda un appartamento della zona nord non più utilizzato dal signor Villì riguarda la fornitura di acqua per gli anni che vanno dal 2015 al 2018.

Bollette da capogiro contestate nel corso dal pensionato anche per raccomandata. Si tratta di un contenzioso che vede l'utente contestare un consumo che gli viene attribuito apparentemente spropositato visto che l'utenza riguarda un appartamento singolo e non un'industria e una sola persona. “Mi è stato detto- racconta il signor Villì- che eventualmente posso procedere ad una rateizzazione ma anche che nel caso in cui non provveda che preleveranno i soldi sul conto e sulla pensione e che potranno rivalersi su eventuali proprietà.

Immediata la replica del presidente Amam Alibrandi. “Sono pronto a verificare di persona. Se l'utente è impossibilitato per le sue condizioni fisiche a venire in ufficio, sono pronto a recarmi sino al suo domicilio per verificare funzionamento del contatore e bollette. E' possibile che ci sia stato un errore. Ma dobbiamo verificare. Il mio ufficio è a sua disposizione”. In realtà il recupero crediti e gli accertamenti affidati alla B consulenze società con sede a Montalto Uffugo in provincia di Cosenza sono migliaia Il passaggio successivo all'accertamento è il decreto ingiuntivo che può attaccare i beni del debitore.Non più solo distacchi e riduzioni del flusso idrico. Non bastano questi provvedimenti a far rientrare un credito colossale che l'Amam vanta nei confronti di oltre 50 mila utenti. Sei messinesi su dieci non pagano le bollette dell'acqua. Già nel 2023 era stata potenziata la fase dei distacchi e delle riduzioni di flusso idrico. Tra i morosi anche un condominio che aveva un debito di 200 mila euro. Ma è un compito arduo. Per arrivare a tutti con controlli e distacchi occorreva troppo tempo. Adesso a non pagare secondo gli ultimi dati del 2024 – assicura Alibrandi è il 44 per cento degli utenti. Sono meno rispetto a qualche anno ma sono sempre molti”.

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