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Matricidio a Messina: Giosuè Fogliani fa scena muta davanti al giudice

Un interrogatorio lampo, durato una manciata di minuti. Poi Giosuè Fogliani, in carcere con la terribile accusa di aver ucciso a coltellate la madre Caterina Pappalardo di 62 anni al culmine dell'ennesimo litigio, ha deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere.

Al suo fianco i due legali, gli avvocati Oleg Traclò e Daniele Straface. Giosuè, davanti al gip Simona Finocchiaro, ha mostrato subito grandi difficoltà. Già al momento di declinare le proprie generalità il 26enne è andato in crisi farfugliando qualcosa di incomprensibile. Dopo le prime domande del giudice, alle quali non è riuscito a rispondere, il giovane ha deciso di non proseguire nell'interrogatorio. Giosuè Fogliani è tornato nella cella in cui si trova da martedì sera, dopo essere stato sentito in Questura per circa tre ore, mentre il gip ha convalidato l'arresto eseguito dalla Squadra Mobile.

A questo punto sembra scontata la decisione degli avvocati Traclò e Straface di chiedere per Fogliani una perizia che stabilisca se il giovane sia capace di intendere e di volere. Restano tuttavia le ombre del passato quando il giovane ha manifestato in alcune occasioni le sue difficoltà. Un disagio psichico evidente, le visite presso alcuni specialisti, le liti continue con la madre, le urla che i vicini sentivano di frequente come martedì mattina quando il giovane ha telefonato alla donna chiedendole di passare da casa sua in via Cesare Battisti per preparargli il pranzo.

Caterina Pappalardo che si trovava ad un funerale si è precipitata dal figlio, ma subito sono iniziate le discussioni, la lite e poi l'accoltellamento. Il movente è ancora da chiarire ma sembra che all'origine vi siano problemi economici. Il ragazzo non lavorava, la madre, che in estate si era trasferita in una piccola abitazione a Mili Marina, viveva con la pensione di reversibilità. Le richieste di soldi di Giosuè, il rifiuto della madre che risparmiava anche in vista del matrimonio della figlia che vive a Voghera con il fidanzato, potrebbero essere all'origine dell'ennesima lite. Il giovane ha quindi stordito la madre spruzzandole involto dello spray al peperoncino, poi l'ha uccisa con più di trenta coltellate, accanendosi anche sul cadavere trovato dalla Polizia in una pozza di sangue.

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