Ci sono richieste di soldi e problemi economici sempre più pressanti alla base dell'uccisione della 62enne Caterina Pappalardo da parte del figlio Giosuè Fogliani, 26 anni. Ma c'è anche una condizione psichica del ragazzo non del tutto stabile. É quanto emerso dall'interrogatorio durato circa tre ore condotto ieri sera dal PM Massimo Trifirò negli uffici della Squadra Mobile. Un lungo faccia a faccia al termine del quale Giosuè è stato trasferito nel carcere di Gazzi. Erano da poco trascorse le 23. Il giovane, assistito dal suo legale l'avvocato Daniele Straface, ha fornito una ricostruzione completa di quanto accaduto ieri.
Ha detto di aver telefonato alla madre, che non vive più con lui ma si è trasferita a Mili Marina, chiedendole di andare a casa per preparargli il pranzo. Caterina Pappalardo stava presenziando ad un funerale a San Licandro ma ha subito salutato le amiche e si è recata nell'appartamento di via Cesare Battisti. Arrivata a casa sono iniziate le discussioni col figlio. Giosuè è disoccupato e la madre viveva con la pensione di reversibilità del marito; ma il giovane continuava a chiederle soldi. La donna fra l'altro gli ha fatto presente che entro l'anno si dovrebbe sposare la figlia che vive a Voghera e quindi era necessario fare economia.
La discussione è sfociata in lite. Prima qualche spintone poi il giovane ha estratto dalla tasca uno spray al peperoncino col quale ha stordito la madre. Poi con un grosso coltello ha iniziato a colpirla infierendo anche sul cadavere. Le urla della donna sono state udite dai vicini che hanno avvertito la Polizia. Quando gli agenti delle Volanti hanno suonato alla porta dell'abitazione Giosuè li ha fatti entrare tranquillamente, In mano aveva ancora il coltello sporco di sangue. Un lungo interrogatorio, durante il quale il ragazzo non ha tradito alcuna emozione. Domani mattina Giosuè Fogliani sarà sentito dal gip nell'udienza di convalida. Il suo avvocato sta già valutando la possibilità di presentare una richiesta di perizia psichiatrica. Intanto stamattina il sostituto Trifirò ha conferito l'incarico per l'autopsia al medico legale, la professoressa Elvira Ventura Spagnolo che eseguirà l'esame domani pomeriggio all'obitorio del Policlinico. Da stabilire il numero delle coltellate. Da un primo esame, eseguito ieri sarebbero più di 30, la maggior parte inferte quando la donna era già morta.
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