Quel pedaggio della beffa si paga dal 1972, da quando nacque la tangenziale di Messina. Una tangenziale monca se poi ad una sola delle sue sette uscite c'è chi deve pagare per poter raggiungere una parte di Messina.
L'ultima legge di bilancio contiene la norma per la quale la Stretto di Messina è autorizzata a sottoscrivere un accordo con il Cas per definire i meccanismi di compensazione per i mancati introiti dell'annullamento del pedaggio di Villfranca-Ponte Gallo. La convenzione fra il CAS e la società Stretto di Messina è in corso di redazione e la prossima settimana potrebbe esserci il via libera, per arrivare all'avvio della gratuità già ai primi di febbraio.
Previsto un rimborso da 2,5 milioni per 2025 e per il 2026, che è quasi il doppio di quanto incassi al netto il Cas. Questo per supplire anche ai mancati introiti indiretti e le ricadute sul pedaggio di Rometta. In prima commissione consiliare ne ha parlato Fernando Rizzo, consulente giuridico della sottosegretaria Matilde Siracusano.
Oggi anche chi non è d'accordo con la realizzazione del Ponte. Elio Conti Nibali, com peraltro Felice Calabrò del Pd, legge la gratuità con altri occhi.
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