Dovremmo imparare a chiamarla piazza e non più villetta Quasimodo. Sembrano alle porte di lavori con i quali sarà trasformata, e sicuramente migliorata, l’area a verde di via Tommaso Cannizzaro. Una delle più centrali della città eppure la meno frequentata. Un paradosso che deriva dal suo essere un po’ spoglia, senza grandi motivi di attrazione e soprattutto troppo spesso luogo di fatti di cronaca che possono allontanare i più. Oggi, nonostante si presenti assolutamente pulita, ha un’area giochi inutilizzabile e i servizi igienici chiusi da tanto tempo al punto che qualcuno vi ha anche ricavato un giaciglio per la notte con tanto di coperte e una mensola di fortuna a cui appoggiare persino le foto di famiglia. Anche per questo serve un completo restyling di questa preziosa area. Se ne occuperà Messina Servizi con un appalto per il quale si sono presentate 40 aziende alla manifestazione di interesse e che dovrebbe concludersi nel breve volgere di qualche settimana. Ottocentomila euro euro sono stati stanziati dal Comune e girati proprio alla sua società partecipata per trasformare il piccolo parco in una piazza aperta. Un luogo al quale accedere da ogni lato. E già questo dovrebbe garantire sicuramente che non si creino quegli angoli bui che l’hanno resa anche pericolosa. «Succede di tutto qui di notte – dice un frequentatore abituale –. Penso che ci sia spaccio e ho visto risse». Se il cantiere dovesse aprire come è previsto fra la fine di febbraio e i primi di marzo, alla fine dell’estate la piazza potrebbe essere inaugurata, visto che sono stati previsti centocinquanta giorni di lavori. L’attività che più di altre sorprenderà tutti a lavoro finito, sarà sicuramente il fatto che non ci saranno più barriere attorno a quest’area. Un unico piano di calpestio per arrivare fino ai marciapiedi che saranno completamente rifatti sempre nell’ambito dello stesso appalto. Per il resto nella piazza saranno conservati ovviamente i grandi pini che la dominano e che garantiranno quella frescura e quell’impatto rasserenante tipico degli spazi a verde. Anche i resti storici trovati negli anni ‘70 in zona e trasferiti nella villetta saranno difesi con una teca così come chiesto dalla sovrintendenza ai beni culturali. I giochi saranno lasciati al loro posto ma dovranno essere o aggiustati o sostituiti perché, a parte l’altalena, non sono più sicuri. Il verde che sarà curato e rimpinguato, con aiuole e prato. Il tocco di novità, oltre all’abbattimento dei muretti di perimetro, sarà l’installazione di una serie di sedute semicircolari che saranno il vero nuovo punto di aggregazione della piazza. Non più panchine, isolanti e a distanza l’uno dall’altra, ma spazi di comunità (ci saranno anche ricariche per smartphone e altre soluzioni tecnologiche per attrarre anche i più giovani) che uniscono e favoriscono la socializzazione. «Diventerà una piazza europea, senza barriere » aveva detto la presidente di Messina Servizi Mariagrazia Interdonato. Addio dunque ai cancelli, mentre saranno ristrutturati i servizi igienici e ovviamente sarà rivista tutta la pavimentazione, con un camminamento che consentirà di attraversarla per arrivare in zona stazione.