Venerdì 10 Gennaio 2025

Da ruderi a beni comunali, ecco altri immobili da riesumare a Messina

Quello di ieri il passaggio dal demanio dello Stato al Comune di tre ex edifici militari in chiave risanamento, le caserme Nervesa e Masotto e l'ex polveriera di Bisconte, è stato soltanto il primo passo di una lunga serie. Nell'elenco dei beni non ancora inseriti nel piano ci sono anche la polveriera di Campo Italia un' enorme area che comprende bunker sotterranei edifici e colline, l'ex asilo di via Cherubini e un deposito Fs che diventerà caserma dei vigili del fuoco. Insomma l'accordo sottoscritto ieri a palazzo Zanca dal Commissario Straordinario di Governo per il risanamento delle baraccopoli della città di Messina e Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, dal Direttore dell’Agenzia del Demanio, Alessandra dal Verme, e dal Sindaco di Messina, Federico Basile, potrebbero seguirne degli altri. Nel piano Città di Messina sono stati finora inseriti l’area comunale della ex baraccopoli e 20 immobili dello Stato parzialmente utilizzati o in disuso. Ci sono quasi tutti i forti, da Petrazza a San Jachiddu. L'obiettivo rigenerare e mettere al servizio del territorio beni caduti nell'oblio.

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