Giovedì 09 Gennaio 2025

Messina: nuova Real cittadella, l'antica Medina ispira i progettisti

C'è l'antica Medina la vecchia capitale di Malta nel disegno della nuova Real cittadella contenuto nel progetto preliminare consegnato nelle scorse settimane alla Soprintendenza. I tecnici hanno lavorato sul piano di indirizzo di Mirella Vinci. Fontane, prati, laghetti artificiali e luoghi per svago e sport. A darne notizia oggi su Gazzetta Lucio D'Amico che ricorda che fu proprio l'ex soprintendente Vinci ad aver immaginato per la real cittadella il modello della Fortezza di Mdina, di Malta. Dall’1 gennaio Mirella Vinci è andata in pensione, ma resta in carica fino alla nomina del nuovo soprintendente ai Beni culturali e ha avuto affidato dalla Regione l’incarico di commissaria per portare a compimento i progetti avviati, in particolare quelli riguardanti la Cripta del Duomo, la Badiazza e ovviamente anche la fortezza seicentesca, simbolo della Zona falcata.Il modello maltese inserito nel piano di indirizzo affidato ai progettisti ha dato lo spunto al pool di professionisti che hanno consegnato alla Soprintendenza il progetto preliminare. Il Raggruppamento temporaneo, che si è aggiudicato il bando della Regione siciliana (l’assegnazione definitiva risale al giugno 2022) è composto dalla “Sfea Srl” (mandataria), insieme con l’architetto Giovanni Lazzari, la “Cga Associati”, il geologo Filippo Cappotto e l’archeologo Letterio Giordano. I professionisti si sono mossi nell’ambito delle indicazioni del “Dip”, il “Documento di indirizzo alla progettazione” redatto dalla Soprintendenza e approvato dalla Giunta regionale. La spesa complessiva per la progettazione è di un poco più di un milione, quella prevista per il recupero, la riqualificazione e la valorizzazione della Real Cittadella è di 17 milioni 626 mila euro. Gli elaborati progettuali sono stati consegnati dopo la liberazione degli spazi dagli abusivi. La Real Cittadella, nella visione dei progettisti, viene inserita in una splendida Passeggiata nel verde, tra alberi e nuovi essenze, laghetti, spazi destinati alla musica live (interni ed esterni), fontane, ma anche luoghi di ristoro, bar, negozi e aree fitness. Interventi compatibili con quanto previsto dal Piano regolatore portuale per la Falce e con una strategia generale di sviluppo turistico e culturale sostenibile. Al suo interno, sale espositive. Sulla base di uno studio della Soprintendenza, la Real Cittadella, recuperata, valorizzata e collegata agli altri beni monumentali della Falce (la cinquecentesca Lanterna del Montorsoli, il Forte San Salvatore, oltre ai giardini dell’Istituto Talassografico), avrebbe un effetto importante come richiamo per migliaia di visitatori. Per la Falce il 2025 sarà un anno importante. Nel giro di uno o due mesi dovrebbero finalmente decollare gli interventi di bonifica dei siti contaminati, utilizzando i fondi messi a disposizione dal Cipess, che il 15 ottobre 2024 ha deliberato lo stanziamento di 20 milioni di euro.

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