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Centro di accoglienza "casa Noemi" a Messina: le storie di Yussef e Ayman, la rinascita e i sogni

Storie di speranza che fanno bene al cuore, racconti di vita rinata alla vita dopo il disagio, un modo speciale per salutare l’anno che sta per chiudersi e accogliere il nuovo con l’auspicio che sia migliore del precedente. Come quelle di Yussef e Ayman, 17 anni, giunti tre anni a bordo di un barcone, lasciando la loro terra d’Egitto e il calore della famiglia. Li abbiamo incontrati ieri a Casa Noemi, la struttura di prima accoglienza gestita dalle religiose Figlie del Divino Zelo dove vivono insieme ad altri 12 coetanei.

Sono giunti qui con un carico di sogni e il desiderio di poter un giorno riabbracciare la famiglia, anche se Messina gli è entrata nel cuore; il mare, il cibo e il calore dello Stretto li ha conquistati. Frequentano i corsi di italiano al Cirs e la scorsa estate hanno avuto la possibilità di lavorare in alcuni lidi della riviera nord. Per loro i volontari del gruppo Padre nostro Padre di tutti ha organizzato una serata di festa: una mega tombola, canti, balli e cena con doni portati direttamente da uno specialissimo Babbo Natale, Gino. La gioia impressa nei loro sguardi è la ricompensa più bella per noi, spiega il responsabile del gruppo Andrea Pinesi che già da anni sostiene l’opera delle suore rogazioniste.

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