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Emergenza abitativa a Messina, nuovo regolamento votato all'unanimità in consiglio comunale

Non c’è solo il risanamento ma anche l’emergenza abitativa nell’agenda dei bisogni della città. L’eliminazione delle baracche è sicuramente una piaga da eliminare immediatamente. Ma è altrettanto vero che ci sono anche altre fasce di popolazione e altre zone della città che hanno bisogno del sostegno pubblico.|

L’emergenza abitativa colpisce una porzione di messinesi“ insospettabili“ perchè si può finire in queste condizioni, da un giorno all’altro per i più svariati motivi e trovarsi senza la possibilità di avere un modo per venirne fuori proprio perché lo standard nel quale si è vissuto fino a quel momento era decisamente diverso.
A questo tipo di difficoltà fa riferimento il nuovo regolamento per il disagio abitativo che è stato votato all’unanimità dal consiglio comunale. Diverse le variazioni rispetto a quello precedente che risaliva al 2012 e che aveva bisogno di una rettifica sia in termini di linguaggio ma soprattutto sostanziali.

Il documento che è stato votato con la convergenza generale della politica ma anche con il supporto dell’Unione Inquilini che da sempre ha supportato questo tipo di necessità introduce una serie di novità importanti. La prima è quella che terminano le aggiudicazioni in deroga, cioè le assegnazioni effettuate al di fuori della graduatoria per straordinari motivi di emergenza e che, pur se supportati da ampia documentazione, restavano un po’ troppo discrezionali rispetto alle scelte degli amministratori di turno.

Nasce invece una graduatoria aperta e dinamica. Significa che chi è in condizioni di disagio presenta la propria istanza inserisce tutti i requisiti oggettivi e soggettivi che creano un punteggio che stavolta è già stato stabilito all’interno del regolamento, e poi viene inserito in una graduatoria che è aperta e dalla quale vengono chiamati in ordine coloro per i quali c’è una casa a disposizione anche in base alla grandezza del nucleo familiare.

Ma questa graduatoria è anche dinamica nel senso che entro un anno, così recita il regolamento, viene aggiornata in base alle nuove esigenze delle famiglie messinesi che possono dunque vedere modificata la propria posizione in graduatoria in base alla loro nuova situazione. Come sollecitato anche ieri dai consiglieri della Lega a caldo entro la fine del mese, l’assessore Calafiore ha promesso che sarà aperto il nuovo bando. Nel 2018 quando fu pubblicato per l’ultima volta furono 580 le domande, dopo il COVID e alla luce delle nuove povertà si rischia che nel 2025 possano essere il triplo

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