Secondo i certificati sono disabili gravissimi perché affetti da sindrome autistica ma non abbastanza per ottenere un parcheggio riservato. Incredibile la storia che riguarda due gemellini di 11 anni me soprattutto le difficoltà del padre Mario che per trovare parcheggio in centro, quando li porta ad effettuare la terapia, fa i salti mortali. I due gemelli autistici e quindi disabili gravissimi al 100% hanno ottenuto dall'Inps l'invalidità ma non quel comma, il 381, che darebbe la possibilità di ottenere il pass auto che dà diritto a parcheggiare in quegli spazi riservati dalla viabilità cittadina. Quando Mario si è recato per la prima volta all'ufficio dell'assessorato ai servizi sociali che si occupa del rilascio del permesso non credeva alle proprie orecchie. Gli è stato detto che per rilasciare il pass occorreva un certificato dell'Azienda sanitaria. Niente di più facile ha pensato il malcapitato, che deve fare i conti ogni giorno non solo con il traffico e con le difficoltà dei figli ma anche con l'assenza di parcheggi visto che l'ambulatorio in cui porta i due gemellini si trova in pieno centro storico poco lontano dal Duomo. E invece no. All'Asp gli dicono che è vero che i suoi figli sono disabili gravissimi ma evidentemente non abbastanza per ottenere quella certificazione che dà diritto al comma 381. Misteri della burocrazia. Insomma per ottenere quel pass i suoi figli avrebbero dovuto avare anche un'altra patologia: la cecità o l'impossibilità a deambulare. Non basta quell'infermità gravissima che a volte visto che sono due ed entrambi autistici costringe il padre a maratone quotidiane tra stalli blu e multe. Inutili sino ad ora le proteste e gli appelli alle istituzioni.