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Morti sospette al Papardo di Messina: c'è una nuova denuncia

La lista delle morti sospette al Papardo si allunga. A chiedere di fare piena luce sul decesso della madre, la 75enne messinese Giacoma Pagliaro, sono due figli della donna che si sono affidati agli avvocati Antonino Dalmazio e Giuseppe Giacoppo del foro di Messina che si stanno già occupando del caso del 66enne Gaetano Tommaso Bombaci, uno dei sei sotto la lente d'ingrandimento della procura peloritana.

In mattinata è stata depositata la denuncia in cui sono stati esposti i fatti avvenuti nello scorso mese di aprile, in un lasso di tempo diverso rispetto alle altre vittime. Come, però, gli altri casi anche la signora Giacoma Pagliaro è deceduta al Papardo e dopo un intervento al cuore ma con una differenza sostanziale. Ad eseguire l'operazione era stato, infatti, uno specialista del Policlinico.

La signora Pagliaro era stata operata al cuore, al Cannizzaro di Catania, qualche anno fa. Successivamente, a causa del malfunzionamento della clip della valvola mitralica precedentemente installata si era reso necessario un altro intervento che, come sottolineato nella denuncia, era stato caldeggiato dallo specialista del Policlinico che l'aveva avuta in cura e che lui stesso avrebbe eseguito l'intervento di cardiochirurgia in una sala del Papardo. Dopo qualche giorno di attesa, il 19 aprile, veniva effettuata l'operazione e la donna trasferita nella TIPO, reparto di terapia intensiva, apparentemente in buone condizioni. Ma dal giorno successivo all'operazione sono cominciati i problemi con arresto cardiaco e insufficienza respiratoria, situazione che costringeva i medici ad intubare la donna poi deceduta il 25 aprile.

I familiari hanno, peraltro, richiesto la cartella clinica alla direzione sanitaria del Papardo che, ad oggi, non l'avrebbe ancora consegnata e per questo motivo hanno chiesto all'autorità giudiziaria di intervenire per disporne il sequestro insieme ai tamponi effettuati dalla Pagliaro prima dell’operazione e di tutto quanto necessario per chiarire le cause del decesso della donna, interrogandosi, sulla scorta dei casi attualmente sotto inchiesta, quanto abbia inciso anche la probabile infezione batterica alla luce degli scompensi multi-organo accusati tra cui l’insufficienza respiratoria e problemi renali.

Adesso si attendono le mosse della procura di Messina che ha già analizzato questo caso, uno dei 27 presi sotto esame. Sulle morti sospette al Papardo c'è una inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Vito Di Giorgio, e affidata alle sostitute Annamaria Arena e Alice Parialò e in cui, al momento, ci sono sei indagati con l'accusa di omicidio colposo.

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