Sono quaranta i raffinati gioielli , esposti ancora in mostra fino al 7 dicembre e realizzati dall’orafo Gerardo Sacco per tre i film di Franco Zeffirelli che il festival omaggia come fulgido esempio di regista e maestro che ha coniugato il cinema e con la lirica. Creazioni fatte per i film Otello, Il giovane Toscanini , Amleto e l’opera lirica del Don Carlos di Verdi in scena alla Scala. In mostra fibule, corone, collane, spille, stole, pezzi esclusivi da quelli in miniatura con coralli di Sciacca a quelli opulenti con grandi gemme che hanno indossato sul set artisti straordinari come Glenn Close, Liz Taylor, Placido Domingo, Katia Ricciarelli.
L’omaggio a Zeffirelli è realizzato in collaborazione con la Fondazione che porta il suo nome e che fu da lui voluta fortemente. E del regista fiorentino saranno presentati al festival cinque film dedicati al melodramma. Durante la serata inaugurale come ulteriore omaggio al grande regista toscano, è stata fatta la proiezione di uno dei documentari a lui dedicati Franco Zeffirelli, conformista ribelle diretto da Anselma Dell’Olio, che ha introdotto l’opera che del 2022 è stata presentata alla Festa del cinema di Roma e poi diffuso in tutto il mondo : “Mi interessavano le differenze poco note tra il vasto incanto che suscitava il nome di Zeffirelli nelle grandi capitali culturali mondiali e il baffo moscio con il quale era trattato in Italia. Il titolo conformista ribelle- ha detto la regista prima della proiezione- viene dal fatto che era dalla sinistra considerato conformista in quanto cattolico e democristiano e ribelle perché era un rivoluzionario nelle scelte stilistiche e coraggioso nel raccontare la sua visione del mondo. ” I lavori teatrali di Zeffirelli e il suo indiscusso e geniale talento all’estero erano infatti molto apprezzati , soprattutto in America dove era ed è ancora adorato e in Inghilterra dove ha lavorato con mostri sacri del cinema come Laurence Olivier o Jeremy Irons . Zeffirelli -ha sottolineato la Dell’Olio – è stato invitato in Inghilterra ad allestire Romeo e Giulietta di Shakespeare proprio nella città del Bardo Stratford- on Avon , opera che ebbe indiscusso successo anche per la sua portata innovativa, i suoi attori erano dinamici in scena, in movimento, non più declamatori statici di versi.
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