E' la prima volta che tante sigle si uniscono. A fare da collante l'ex candidato alla poltrona di sindaco, ex capo del Genio Civile ed ex consigliere comunale Gaetano Sciacca attuale presidente del comitato Messina 3S, sviluppo, sostenibilità e sicurezza. Una quindicina di associazioni cittadine ha consegnato una serie di richieste al sindaco. Sono state presentate all'ufficio protocollo e hanno lasciato il resoconto dell'assemblea che si è tenuta qualche giorno fa. Un appuntamento in cui Sciacca per la prima volta è riuscito a raccogliere la principali associazioni cittadine che portano avanti le istanze del territorio. E dunque non solo la viabilità cittadina e le piste ciclabili ritenute dal comitato 3S pericolose e da eliminare, o i parcheggi di interscambio realizzati sui torrenti tombati, ma anche le istanze della zona sud che vedono da anni battersi la gente di Mili per l'eliminazione del depuratore che rilascia odori nauseabondi e che molto spesso provoca allagamenti sulle strade, o sul no nei confronti di un impianto di trattamento meccanico biologico dei rifiuti oggetto persino di un ricorso al Tar. Ma anche le ansie degli abitanti di San Michele costretti a convivere con il rischio esondazione di un torrente senza parcheggi e con una viabilità precaria. E ancora Giampilieri ritenuto non abbastanza curata nei punti strategici. A trovare posto anche le zone blu di parcheggio che andrebbero a cozzare contro le dispersioni vigenti che prevederebbero di fronte all'area a pagamento un'area di libero parcheggio che invece non c'è. E poi il fatto che nei parcheggi gestiti da Atm non venga prevista la possibilità di pagare con easy park dove si prevede anche il frazionamento. Cioè stare 1 ora e 1 secondo al parcheggio del Fosso costa quanto sostare due ore. Documento a parte quello quello sul referendum abrogativo del piano sulla mobilità sostenibile. Il presidente del comitato Messina 3 S ha depositato una diffida nei confronti del presidente del consiglio comunale. Nello Pergolizzi e della segretaria generale Rossana Carrubba. Nessuna risposta alle loro richieste infatti sull'indizione di un referendum abrogativo. Sono trascorsi 60 giorni inutilmente. Trascorsi 10 giorni senza ricevere alcun riscontro - scrive Sciacca - sarà interessato il competente assessore regionale affinchè venga nominato un commissario con i poteri sostitutivi”.