Sabato 23 Novembre 2024

Occupazione baracche a Messina, i muri non scoraggiano. L'appello del commissario Scurria

Sono almeno 150 le baracche murate e rese inservibili dagli operai attivati dall'ufficio del commissario per il risanamento Marcello Scurria. Sono state liberate dalle famiglie con disabili. Ma fanno gola a chi magari pensa di ottenere un alloggio in seguito che non si ferma nemmeno davanti ai mattoni. Nelle ultime ore un clamoroso tentativo a Fondo Garufi. Qualcuno aveva cominciato ad abbattere quel muro che avevano eretto gli operai della ditta attivata dall'ufficio del commissario. Fortunatamente è arrivata una segnalazione e sono state rimesse le cose a posto. Un rischio per chi effettua l'occupazione altissimo che evidentemente qualcuno non conosce o non tiene in considerazione visto che i tentativi di occupazione scentati negli ultimi mesi sono almeno sei. Le nuove disposizioni di legge prevedono pena che vanno dai 2 ai sette anni di carcere. L'operazione muratura è iniziata già da diversi mesi e riguarda quelle circa 300 baracche che erano occupate da famiglie con disabili gravi che hanno avuto assegnata in deroga una casa. A macchia di leopardo sorgono in tutta la città. Difficile abbatterle visto che si trovano addossate ad altre baracche. Allora si è proceduto alla sigillatura. L'obiettivo evitare nuove occupazioni o la formazione di discariche. Le baracche lasciate libere molto spesso diventano tra l'altro deposito di rifiuti e tane per topi. Su disposizione del commissario per il risanamento Marcello Scurria le baracche che sono state liberate in diverse zone della città, vengono murate e rese inagibili. Vengono divelti sanitari e lavelli delle cucine, Interrotti i collegamenti elettrici, idrici e fognari. Im qualche caso dove possibile vengono abbattuti i tetti. Ma questo non ferma gli abusivi. Intanto si è conclusa l'operazione di liberazione dei detriti e delle macerie della baraccopoli di via Evemero. E' rimasto solo un grande spiazzo totalmemte ripulito.

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