Sabato 23 Novembre 2024

Bullismo e dispersione scolastica: parla il nuovo Provveditore agli studi di Messina

E' forse fra i provveditori più giovani di tutta Italia. Oggi Leon Zingales ha preso possesso della sua scrivania, quella che gli ha lasciato Stello Vadalà che gli preme ringraziare, con un'eredità importante. Quando cambia il dirigente dell'ufficio scolastico è sempre un po' come se cambiasse il preside di una scuola. L'interesse di tutti sale, e c'è la curiostià degli addetti ai lavori nel capire quali novità porterà in una gestione che resta molto complessa in una provincia come quella di Messina. Leon Zingales, milazzese ma adesso barcellonese di adozione, è provveditore in pectore da un mese ma, dopo le verifiche amministrative, solo oggi ha potuto prendere possesso del suo nuovo ruolo. Primo incarico, a soli 47 anni, così come primo ed unico incarico era stato quello undici anni fa da preside al comprensivo AnnaRita Sidoti di Gioiosa Marea e Piraino. Uno che ha bruciato le tappe, Zingales e che arriva al ruolo apicale dell'ufficio scolastico provinciale non certo a fine carriera, come accade abitualmente. Laureato in Fisica e con due master in Matematica e Fisica all'universitù di Messina ha fatto il ricercatore per 6 anni prima di tuffarsi nella carriera scolastica. Sul suo tavolo ovviamente ci sono già una serie di questioni calde. Non avrà quella della gestione delle cattedre vacanti che sono state per lo più superate nelle scorse settimane, ma restano altri temi. Intanto quello della conoscenza del territorio. Non che venga da un altro pianeta, ma ha detto voglio entrare nel dettaglio e l'8 novembre vedrò tutti i dirigenti scolastici. Poi, ha assicurato, dedicherò un giorno la settimana per andare nelle varie scuole, conoscerle da vicino e avere un quadro d'insieme. Altro tema caldo è sicuramente quello del dimensionamento scolastico. Una dei passaggi più delicati di ogni autunno e che coinvolgerà molta parte del territorio visto che tornano in ballo le proposte già avanzate l'anno scorso e che poi furono congelate e appunto spostate al 2025. Una gatta da pelare alla quale il nuovo provveditore presto dovrà lavorare e sulla ovviamente l'interesse sarà altissimo ad ogni livello, in città come in provincia.

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