Messina, chi alimenta le discariche? Task force per scoprire cosa c’è dietro il fenomeno dell’abbandono di rifiuti
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Non è il singolo sacchetto, non è più il comportamento del singolo cittadino a preoccupare. È un sistema, quello dell’abbandono dei rifiuti, di quei rifiuti che dovrebbero essere conferiti nelle isole ecologiche, che viene messo sotto la lente d’attenzione delle forze dell’ordine. Perché durante il Comitato per l’ordine e la sicurezza che nelle previsioni avrebbe dovuto essere solo di presentazione dei nuovi comandanti provinciali di Carabinieri e Guardia di Finanza, il sindaco di Messina Federico Basile ha sollevato la necessità di effettuare un approfondimento ed un focus sulla situazione dei rifiuti. Basile ha evidenziato come nonostante gli sforzi della polizia municipale e l’attivazione delle telecamere di videosorveglianza si registrano numerose violazioni in materia. In alcune zone, infatti, la situazione è diventata insostenibile. Nei giorni scorsi MessinaServizi aveva segnalato una discarica dove era evidente che si trattasse dell’operato di uno "svuota cantine" che, senza alcuna autorizzazione, ha abbandonato i rifiuti a San Filippo. A rischiare, in questi casi, non è solo chi svolge l'attività abusiva, ma anche chi la commissiona. Un’altra zona dove si creano quotidianamente discariche abusive è quella di via Alessandria, ma anche nel rione Annibale alle case gialle, oppure in via Seminario Estivo, sul viale Giostra, alle foci dei torrenti o sui Colli San Rizzo, considerato da molti un territorio franco. La segnalazione del sindaco durante il comitato per l’ordine e la sicurezza ha comportato la decisione della Prefetta Cosima di Stani di istituire un minipool composto dai rappresentanti di tute le forze dell’ordine per coordinare l’attività di contrasto all’abbandono dei rifiuti. Si controlleranno attività di svuotacantine ma anche di lavorazioni edili perché in diversi casi di ristrutturazione di abitazioni, quando il lavoro è svolto in nero, il materiale inerte viene scaricato abusivamente. Non aggrediamo più solo il sacchetto, ha precisato il sindaco, ma quei rifiuti pericolosi, non convenzionali per i quali vige anche un reato penale. Un fenomeno che riguarda tutte le forze dell’ordine, ognuno per propria parte, dal lavoro nero alla sicurezza, all’eventuale approvvigionamento di materiale attraverso canali non legali. Insomma, c’è tutto un mondo dietro l’abbandono dei rifiuti che non è solo la singola discarica abusiva che si vede per strada.