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Liste d'attesa a Messina: affetta da melanoma, un anno per una visita. "Chissà se arriverò a quel giorno"

“Sono una malata oncologica e dovrei effettuare ogni sei mesi le visite prescritte dal Policlinico, gli esami diagnostici indicati dai medici curanti ma nella realtà quello che mi viene prescritto con l'indicazione di massimo10 giorni di attesa viene effettuato a distanza di un anno. Che tristezza per chi come me deve combattere ogni giorno con la speranza di sopravvivere sino al mese successivo. Chissà se arriverò all'anno venturo quando dovrà effettuare gli esami prescritti”. Una riflessione drammatica quella di Ketty, cinquantenne affetta da melanoma operata due volte. Secondo il protocollo in questi casi, il tumore in questione è uno dei più aggressivi prevede controlli ogni sei mesi. Controlli a tutto campo. La logica vorrebbe che tutti venissero concentrati in un solo giorno magari con un day hospital. Invece no. La logica non è di casa quando si ha a che fare con un freddo call center. Così quello che Ketty dovrebbe effettuare entro dieci giorni, cioè i controlli semestrali prescritti dagli oncologi, viene effettuato dopo un anno. Alla faccia dei protocolli. Un esami il primo aprile 2025, angioscopia percutanea al Policlinico, un altro esame ecografia collon febbraio 2025 all'istituto Ortopedico di Ganzirri, due esami il 3 luglio 2025 a Cristo Re, un esame il 7 luglio 2025.

Insomma nessuno sconto sull'attesa per una paziente oncologica. Drammatica la lettera che ci ha inviato Ketty. I controlli urgenti spezzettati in più strutture e giorni e soprattutto fissati ad un anno di distanza dalla prescrizione. Quella frase “Spero di essere ancora viva” è uno schiaffo ad una politica e ad una sanità che continua a non dare risposte adeguate.
Il presidente della Regione Schifani proprio nei giorni scorsi ha inviato l'ennesimo atto di diffida alle aziende. Verranno rimossi se non si taglieranno le liste in tempi ragionevoli non solo i direttori genrali ma anche i direttori amministrativi e sanitari di recente nomina.

Il Papardo ha completato proprio nei giorni scorsi le visite del 2023 e ha iniziato a tagliare quelle del 2024. L'Asp completerà tra venti giorni quel piano dei 100 giorni in cui ha promesso di cancellare le liste d'attesa. Ha ingaggiato 700 medici e ha acquistato diverse apparecchiature come i polisonnografi. Ha aperto a Taormina un nuovo ambulatorio di urologia.
Ha aperto dal primo luglio in via santa Alemanna una guardia medica pediatrica. E sul portone finalmente, invece dell'incomprensibile sigla Pppi sul citofono, è apparsa la targa che indica la presenza di uno specialista nei giorni prefestivi e festivi. La segnalazione dell'assenza di indicazioni era giunta dal garante dei minori Giovanni Amante diventato una sentinella dle territorio per i diritti anche nel settore sanitario dei più piccoli.
Ma la storia di Ketty malata oncologica costretta ad aspettare un anno per le visite urgenti di controllo invita tutti ad una seria riflessione.

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