Mercoledì 30 Ottobre 2024

Oltre la crisi a Messina anche il distacco idrico. Domani alle 7 stop all'erogazione

Mentre la crisi idrica continua a pesare su alcune zone della città da via Lanzetta, al viale Regina Elena, incombe il distacco totale che scatterà domani alle 7. Oggi per consentire il riempimento dei serbatoi in vista delle giornate di mancata erogazione, l'acqua in centro arriverà e si spera con la pressione necessaria ma ai piani alti si sa é impresa ardua, sia in zona A che in Zona B. Stesso discorso giovedì a interventi conclusi. Saranno giornate difficili. Dopo i 5 distacchi invernali arriva quello che rappresenta il sesto sull'acquedotto di Fiumefreddo. Occorrerà riparare una copiosa perdita a Santa Margherita. Una riparazione che forse consentirà di recuperare un quantità sufficiente a respirare nei prossimi mesi. Al punto che dopo aver finito la riparazione si valuterà se revocare l'ordinanza del razionamento che divide il centro nord in zona A e B. Si lavorerà inoltre su due cosiddette zone di sfiato e sull'efficientamento energetico a Calatabiano a Mazzeo e a Torrerossa. Si soffrirà di certo dodici ore, tanto dovrebbero durare i lavori, ma i disagi come al solito potrebbero protrarsi nei due giorni successivi. C'è il solito problema dell'immissione in rete e delle bolle d'aria che occorre eliminare e infine del riempimento dei serbatoi di accumulo. Attivi durante il distacco 4 punti fissi di distribuzione in via Savonarola, all'Amam sul viale Giostra sul viale Europa e sul viale Principe Umberto. Attive le 14 autobotti del Coc. Sul fronte risorse c'è ancora un ostacolo sulla strada dell'attivazione dei due pozzi di Briga. Si attendono le ultime analisi sulla potabilità effettuate dall'azienda sanitaria provinciale. Il via libera dal genio civile è praticamente già arrivato. I tecnici hanno rilevato una portata idrica che non supera i 13 litri e mezzo di acqua al secondo. Si lavora adesso a due pozzi di Mili che dovrebbero dare venti litri. Restano invece in stand by i due pozzi militari e i due pozzi messi a disposizione dalla ferrovie. Sono stati effettuati i primi sopralluoghi. Ma occorre individuare la reale portata e poi verificare la potabilità.

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