La vita vince su ogni cosa. Anche sui barbari del mare. Le caretta caretta, dopo 40 anni, sono tornate nel piccolo borgo marinaro di Torre Faro. Sembra che tornino a deporre per un meccanismo di memoria complesso regalato da madre natura nel posto dove sono nate. Così, i volontari di Wwf e Mare vivo, che erano già sulle tracce dei nidi di tartaruga da settimane, allertati da alcuni giovani, hanno individuato un nido non censito tra gli scogli, proprio sotto a quel Pilone dove il mondo ha ammirato le gesta di un incredibile funambolo. I primi 31 esemplari sono stati messi in mare qualche giorno fa. Gli altri 25 ieri sera con un' operazione particolarmente delicata e davanti ad un centinaio di persone incuriosite. Vietati flash e qualsiasi fonte di luce bianca. Tra i presenti Tiziana Cappello, professoressa Associata presso il Dipartimento ChiBioFarAm (Scienze Chimiche, Biologiche, Farmaceutiche ed Ambientali) dell’Università di Messina, e Delegata Provinciale dell’Associazione Ambientalista Wwf di Messina, e la comandante di una delle feluche messinesi Antonella Donato rappresentante di Mare Vivo. Il rilascio in mare, organizzato da Marevivo e WWF, ha visto la partecipazione dell' assessore comunale Massimo Finocchiaro e del comandante della Guardia Costiera Terranova. Sul posto anche i vigili urbani comandati da Giovanni Giardina. Presente anche la direttrice della riserva di Capo Peloro Maria Molino visto che le tartarughine sono nate dentro l' area protetta. L' operazione si è protratta sino a tarda sera. A seguire le varie fasi Oleana Prato del WWF, l’unica autorizzata a ispezionare e a manipolare i nidi di tartarughe marine per tutta la Sicilia orientale.