La parola d'ordine è trovare fonti alternative. Andare oltre gli acquedotti di Fiumefreddo e Alcantara che arrancano, che hanno diminuito il loro apporto. E occorre farlo subito.
Il Genio civile, al direttore Santi Trovato il compito di presiedere il tavolo provinciale sull'emergenza in contatto continuo con la cabina di regia regionale guidata dal presidente della Regione Renato Schifani, ha censito i pozzi privati di tutta la provincia. Occorre far fronte all'emergenza. Sono quindicimila. Ma davvero pochi quelli ricchi. Alcuni sono capaci di dare due tre litri al secondo. Molti sono lontani dalle condutture e creare by pass sarebbe davvero difficile. Ma spunta un'ipotesi che potrebbe essere a portata di mano. Si guarda alla galleria ferroviaria dei peloritani. Durante la realizzazione di quell'opera saltò fuori una quantità immensa di acqua che fu persino difficile imbrigliare. E allora visto che esiste ancora un'uscita occorre individuare e pesare la portata ed effettuare prove sulla potabilità.
Intanto spunta un problema. I pozzi di Briga sarebbero calati di portata. Quegli ottanta litri di acqua al secondo ipotizzati non ci sarebbero più complice la siccità degli ultimi mesi. Prove di portata in corso. Intanto è tornata sebbene per qualche ora l'acqua a Massa San Nicola quel piccolo borgo dove abitano solo 4 famiglie. Fontane e rubinetti grazie all'intervento della presidente della Amam Loredana Bonasera sono tornate a zampillare. Ma l'erogazione è stata interrotta a causa di un guasto sulla rete. Una sorta di strozzatura che occorrerà saltare con la realizzazione di un bypass. Mappa del disagio ancora ampia. Difficoltà nelle zona alta dell'Annunziata, nella via salita Rando. Disagi da due settimane, nelle vie Cola Camuglia, Santa Eustochia. Pressione bassissima e piani alti a secco. Disagi ancora nel quartiere Lombardo e nelle vie Setajoli, Osservatorio, Mitchell, delle Mura. Problemi anche in diverse zone dei viale Regina Margherita ed Elena. E tra il viale Principe Umbero e la la via Grattoni. Due segnalazioni riguardano due condomìni che sono nella lista dei morosi in via Belvedere e via Adolfo Celi. Amministratori in allarme in quanto temono di essere eslusi automaticamente dalll'invio delle autobotti. Il sindaco Basile esclude categoricamente: “Chi ha utenza ha diritto all'assistenza. Moroso o non moroso”.
Caricamento commenti
Commenta la notizia