La Giara di Taormina come il Billionaire di Porto Cervo? Chissà. Il destino dello storico locale della Perla dello Iono ancora incerto ma continua a far discutere, tra polemiche e annunci di importanti collaborazioni. La gestione della discoteca, uno dei più noti locali della città il cui immobile è di proprietá del Comune, ha fatto accendere gli animi domenica sera in piazza Duomo durante la serata "A te il microfono", organizzata dall'Amministrazione comunale per consentire ai cittadini di porre domande agli amministratori. A tirare fuori l'argomento è stato l'imprenditore Tony Pennisi, responsabile della societá "La Giara GT", seconda classificata alla gara per la gestione del locale bandita nel 2018 e poi aggiudicatario nel febbraio 2023, dopo l'esclusione della vincitrice, prima che peró l'intera procedura venisse annullata lo scorso ottobre dal commissario ad acta nominato dal Tar di Catania.
Pennisi, ottenuto il microfono, ha contestato l'iter adottato dal Comune e alcune affermazioni del sindaco Cateno De Luca: "L'importanza de "La Giara" la deve determinare il popolo - ha sostenuto - il Comune vuole fare cose assurde, questo locale non puó essere chiuso per fare chissá cosa".
Poi l'annuncio in pubblico: "Dietro di me in questa iniziativa c'è Flavio Briatore - ha anticipato Pennisi - abbiamo le necessarie coperture economiche e possiamo garantire un anno anticipato di affitto". A quel punto é stato chiamato sul palco il segretario generale del Comune, Giuseppe Bartorilla, che ha ripercorso tutta la vicenda replicando che nella procedura di gara vi erano gravi vizi e si sta attendendo l'esito del ricorso al Cga di Palermo presentato dal primo aggiudicatario, dunque il secondo non puó vantare alcun diritto o interesse legittimo. Dalla piazza Pennisi ha protestato aspramente e si é innescato un duro scontro verbale con De Luca, che l'ha invitato ad allontanarsi chiedendo l'intervento delle Forze dell'ordine. Una vicenda che dunque rimane del tutto aperta.
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