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Aziende ospedaliere a Messina: tra liste d'attesa e cambio management

Dopo le firme dei contratti dei direttori generali delle aziende sanitarie che arriveranno il primo luglio, le nomine sono diventate operative per decreto solo qualche giorno fa, la partita politica si sposta sulle nomine dei direttori sanitari e amministrativi che dovranno avvenire entro metà luglio. E tra i partiti c'è grande fibrillazione. A scegliere gli uomini del quartiere generale ufficialmente dovranno essere i direttori generali.
Come si legge nel decreto di nomina dovranno scegliere i direttori sanitari e amministrativi entro e non oltre 15 giorni. E sulle candidature c'è grande fermento. Ma da giorni i direttori generali e quelli sanitari uscenti sono impegnati sul capitolo liste d'attesa. Occorre tagliarle e fare in fretta pena la revoca dell'incarico. Il presidente della Regione ha avvertito che ci saranno verifiche trimestrali.
Le segnalazioni alla nostra redazione non accennano a diminuire. L'ultima in ordine di tempo: ad un paziente con paresi oculomotoria a cui il medico specialista ha prescritto con urgenza una risonnaza al cervello e al troncoencefalico è stata data come prima data utile dal sovracup il 4 novembre del 2024: cinque mesi nonostante la dicitura sulla ricetta urgente. Eppure secondo una legge nazionale il Sistema sanitario nazionale deve garantire una prestazione in 72 ore se il caso in ricetta è definito urgente; entro 10 giorni se c'è il codice breve, entro 30 giorni per una visita e 60 per un esame se è differibile e ancora entro 120 se il caso è programmabile. Superati questi termini scatta la possibilità di attivare il rimborso inviando una pec all'ospedale che non è riuscito e non riesce a rispettare i tempi nemmeno con il sistema intramoenia dove a pagare dovrebbe essere il paziente ma in questo caso a farsene carico tranne per il ticket è l'azienda. E proprio per questo il paziente in questione ha inviato una pec all'Azienda Sanitaria e all'Assessorato regionale alla Sanità.

L'Asp che ha già comunque inviato una comunicazione al Cup in cui chiede di specificare che le date per i cari urgenti sono soltanto indicative e che saranno riprogrammate si è attivata. Il paziente è stato contattato. La prestazione entra in un percorso diverso e sarà effettuata nei prossimi giorni. Dei casi urgenti prenotati dal primo gennaio al 30 aprile all'Asp ne restano in attesa ancora un trentina. Erano 185. Agli atti di interpello pubblicati dall'Asp per l'ingaggio di medici e infermieri che dovranno lavorare in regime straordinario hanno risposto diverse centinaia. Sono già iniziati gli interventi chirurgici che restavano in attesa: circa 500. Il piano dei cento giorni dell'Asp si concluderà il 30 settembre.

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