Sabato 23 Novembre 2024

Rapina, lesioni aggravate, violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia a Castroreale: arrestati padre e figlia

A distanza di sei mesi i carabinieri hanno risolto il caso della sanguinosa rapina compiuta da due persone nell'appartamento di un commerciante a Castroreale il 19 novembre scorso. In manette sono finiti due tunisini, un 51enne e la figlia 30enne, ritenuti responsabili a vario titolo di rapina, lesioni aggravate, violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia. Le indagini, coordinate dal Procuratore di Barcellona Giuseppe Verzera, hanno fatto luce su una violenta aggressione compiuta proprio dal 51enne e dal figlio che era riuscito a far perdere le proprie tracce ma è stato fermato il 6 maggio scorso al confine italiano di Bardonecchia ed ora è rinchiuso nella Casa Circondariale di Torino. Mentre il 51 enne dopo essere fuggito era stato arrestato a Vittoria nel ragusano ma oggi a suo carico sono emerse nuove accuse. Secondo la ricostruzione degli investigatori all'origine dell'aggressione vi sarebbe la gelosia del 51enne tunisino nei confronti dell'ex compagna che dopo averlo lasciato si era fidanzato con il commerciante di Castroreale. La sera del 19 novembre accompagnato dal figlio si recò a casa della coppia. Li attesero sotto casa e quando i due arrivarono il 51enne colpì l'uomo con una coltellata, recidendogli i tendini del braccio sinistro. L'uomo rischiò di perdere la mano e fu salvato solo grazie ad un delicato intervento chirurgico alq uale fu sottoposto in ospedale a Palermo. Nel nuovo provvedimento cautelare sono comprese ulteriori responsabilità emerse grazie ad un approfondimento di indagine. In particolare quelle della figlia 30 enne che ebbe un ruolo nella vicenda aiutando il padre ed il fratello nella fuga e nella creazione di appositi alibi. Fondamentale si è rivelata la denuncia dell'ex compagna del tunisino che, oltre a ricostruire le fasi del pestaggio, ha raccontato di una serie di maltrattamenti e violenze subite dal 51enne nel corso degli anni. La donna si trova attualmente ospitata in una comunità protetta insieme ai figli.

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