La Zona falcata, la bonifica, la riqualificazione. Uno dei progetti più importanti in prospettiva futura, una chimera fino a quando non ci saranno i fondi necessari per dare il via a questa grande operazione. Servono venti milioni di euro, due anni di lavoro, per la prima fase di bonifica della zona falcata. È quanto è emerso dal progetto di fattibilità tecnico economica fatto realizzare dall’Autorità di sistema portuale dello Stretto a proposito della rimozione delle fonti primarie e secondarie di inquinamento dei terreni della falce. Oggi a dare la buona notizia è la sottosegretaria Matilde Siracusano. I soldi non solo ci sono, ma verranno deliberati dal Cipess nella prossima riunione.