E' un'operazione che in molti aspettavano da tempo. Quelle barche davanti a Capo Peloro a dieci metri dalla costa non erano mai passate inosservate. Tante le segnalazioni. Ma facevano sempre in tempo a scappare. Questa volta la rete della Guardia di finanza si è chiusa in tempo.
Le Fiamme Gialle della Stazione Navale di Messina e della Sezione Operativa Navale di Milazzo, impegnate in una costante attività di vigilanza del litorale, hanno fermato e sottoposto a controllo tre pescherecci impegnati in battute di pesca nelle acque delle rispettive circoscrizioni di servizio. In base agli accertamenti effettuati, è emerso che due lavoratori presenti a bordo erano stati impiegati in maniera irregolare. L'equipaggio della Vedetta 2062 ha sorpreso, in due separati interventi, due pescherecci calabresi intenti a praticare la pesca di tipo cianciòlo (pesca notturna con una rete a circuzione caratterizzata dall’impiego di una intensa illuminazione per attirare il pesce) nelle acque di Capo Peloro e di Rodia, sotto costa e su fondali di gran lunga inferiori a quelli consentiti.
Il pescato, ancora vivo, è stato rigettato in mare a beneficio dell'ecosistema marino. L’equipaggio del G. 206 “Finanziere Corrias”, durante il controllo, in aggiunta alla presenza dei due lavoratori irregolari, ha riscontrato anche la detenzione di un attrezzo da pesca non consentito, tipo spadara di circa 4000 metri, che presentava evidenti segni di utilizzo. Alle tre unità da pesca è stata applicata la sanzione amministrativa da 1.000 a 6.000 euro ai sensi della Legge sulla Pesca, e le tre reti, per un valore complessivo di circa 80.000 euro, sono state sequestrate per la successiva confisca. Ulteriori provvedimenti di decurtazione punti sulla patente e la licenza da pesca sono stati intrapresi a carico dei Comandanti e degli Armatori. Le operazioni condotte dai militari della Stazione Navale di Messina e della Sezione Operativa Navale di Milazzo dimostrano ancora una volta l’efficacia del presidio costiero garantito dai Reparti aeronavali della Guardia di Finanza, quotidianamente impegnati nel ruolo di unica Forza di Polizia in mare, a tutela della legalità e della sicurezza in mare. In tema di lotta alla pesca di frodo positivo il bilancio della guardia costiera guidata dal comandante Francesco Terranova. Nel 2023: 533 controlli delle unità da diporto, 651 controlli a terra lungo la filiera ittica. Sanzioni amministrative per un totale di 108 mila euro. 22 sequestri amministrativi di pescato e attrezzi abusivi, 2600 chili di pesce sequestrato.
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