Nuovo corso dell'Ateneo di Messina, si passa alle partecipate. A ore il bando per il CdA della SSD Unime
L'Università targata Giovanna Spatari si accinge a mettere mani sulle partecipate. Si inizia dal consiglio dell'Ssd Unime che gestisce la Cittadella sportiva dell'Annunziata che dovrà uscire definitivamente di scena entro il 30 maggio. E' stato approvato infatti nei termini il bilancio e adesso ci sono trenta giorni di proroga. Occorre tra l'altro dare risposte immediate a coloro che negli ultimi mesi hanno impallinato la Cittadella. Qualche settimana fa una lettera con 56 firme corredata da fotografie per denunciare lo stato non ottimale della Palestra coperta multifunzionale della Cittadella Universitaria dell'Annunziata. Nei mesi scorsi durante la gestione del predecessore della Spatari una lettera addirittura di dipendenti e collaboratori che metteva in luce una serie di criticità della piscina. La rettrice Spatari è corsa ai ripari. Scerbatura esterna già conclusa. A maggio chiuderà la piscina al chiuso interessata a lavori di ristrutturazione come gli spogliatoi. La sala spinning è stata spostata all'interno del palazzetto. Nelle prossime ore sarà pubblicato l'avviso pubblico per i candidati al Cda: presidente e due consiglieri. Più lungo il percorso per la sostituzione del Cda di Unilav il colosso da 400 impiegati che gestisce tanti servizi: dall'ospedale veterinario, alla manutenzione, al verde, ai ristobar, alle residenze universitarie, ai parcheggi del Policlinico ai servizi di custodia dell'Ssd Unime. In questo caso Unilav ha chiesto una proroga di 60 giorni per l'approvazione dei bilanci per tenere conto di alcune nuove regole sopraggiunte. Anche in questo caso probabilmente si procederà ad un avviso pubblico. Intanto l'Ateneo lavora alla questione borsisti. Sono 570 gli studenti rimasti fuori dall'assegnazione delle borse. Sono idonei ma non hanno ottenuto alcunché dall'Ersu, l'ente per il diritto allo studio. Il prorettore al diritto allo studio Germanà ha inontrato i vertici dell'Ersu e una folta delegazione di studenti. L'Ersu ha già impegnato quasi 19 milioni che hanno coperto al 100% le borse dal quinto al secondo anno ed il 75% per gli iscritti ai primi anni accademici. Rimangono 574 idonei non beneficiari. Ci vorrebbero almeno altri 2 milioni. Si sta lavorando ad una soluzione tampone che vede inevitabilmente in gioco il governo regionale.