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Messina, irruzione nell'ex Silos Granai: droga e riti satanici

Dopo il nostro servizio di ieri la reazione dell’Amministrazione comunale è stata immediata e questa mattina la Polizia Municipale ha effettuato un blitz nell’area abbandonata che dovrà diventare il futuro iHub. Gli agenti della sezione di polizia specialistica guidati dal neocomandante Giovanni Giardina hanno fatto irruzione sia nella casa del Portuale che nell’ex Silos Granai, effettuando un sopralluogo sino alla terrazza, trovando di tutto. Una cappa di degrado, sporcizia, segni di chi lì ci trascorre la notte ma anche tracce di droga, la carta stagnola utilizzata per il consumo, quelli che sembrano resti di riti satanici e di notti di sesso.

I cinque agenti della Polizia Municipale sono stati coadiuvati da una ditta incaricata dal Comune che ha provveduto alla pulizia e alla chiusura di tutti i box utilizzati in precedenza dai lavoratori del cantiere come spogliatoi o sala mensa. E poi quel cappio, tanto difficile da staccare dal tetto che alla fine si è preferito tagliarne la parte finale. Chiusi tutti i varchi di accesso all’area di cantiere ed è stata ripristinata la catena e il lucchetto nel cancello che consentiva di entrare nell’ex silos granai. All’interno persino un’auto lasciata in sosta, che è stata rimossa e portata nell’autorimessa dell’Atm a Maregrosso. Martedì la giunta comunale discuterà proprio la delibera di ammissione al finanziamento per la demolizione dell’ex Silos Granai e della casa del Portuale. Sono gli ultimi due edifici in piedi nell’area dove dovrà sorgere il grande polo tecnologico dello Stretto.

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