Un tripudio di musica e colori per celebrare la moda e i suoi interpreti. Così si può sintetizzare la seconda edizione del Me Fashion Award, il premio nazionale dedicato ai big della moda italiana, talentuosi designer, personaggi dell’innovazione e della cultura della moda. Ieri sera al Palacultura la serata di gala che ha chiuso la due giorni dell’evento ideato da Patrizia Casale, giornalista, impegnata anche nella promozione di grandi eventi. L’iniziativa, realizzata in coorganizzazione con il Comune di Messina, è stata patrocinata dalla Camera Nazionale della Moda Italiana. A Messina enti patrocinatori sono la Camera di Commercio, Confartigianato e Sicindustria. Una serata nel ricordo di Roberto Cavalli, il celebre stilista scomparso ieri e omaggiato durante il gala condotto da Jo Squillo, brava a conquistare il pubblico che ha riempito la sala accompagnandolo in un emozionante viaggio tra stile, cultura e spettacolo. Ben dodici le personalità premiate con il Fashion Award 2024. Il primo a ricevere il riconoscimento è stato il “mago dei tacchi alti” Diego Dolcini, le cui scarpe sono state indossate da numerose dive come Julia Roberts, Charlize Theron, Monica Bellucci e Madonna. Dolcini ha presentato in anteprima un device che protegge i piedi mentre si indossano i tacchi, da lui stesso definito come “una piccola architettura che fa sognare uomini e donne”.
A lodare l’iniziativa anche il sindaco Federico Basile, l’assessore ai Grandi Eventi, Massimo Finocchiaro, alle Pari Opportunità e alle Politiche Giovanili Liana Cannata, alla Cultura Enzo Caruso e il direttore generale Salvo Puccio. Tutti d’accordo nel sottolineare l’importanza di aver messo in risalto la città a livello nazionale ribadendo che Messina può dire la sua anche nel campo della moda. Applausi per la giornalista, scrittrice e critico di moda Mariella Milani che ha presentato il suo ultimo libro “Fashion confidential. Quello che nessuno vi ha mai raccontato sul mondo della moda“. Dal palco Milani ha rivolto un messaggio ai giovani con la speranza che possano scrivere una nuove pagine, inventare nuovi stili. Interessante il dialogo palco-platea con la collega giornalista Paola Cacianti, volto noto della Rai e da decenni punto di riferimento per la cultura, il costume e la moda.
Premio meritato anche per Christian Boaro e la sua moda “fluida” in grado di ribaltare regole e consuetudini promuovendo un’inversione di ruoli tra uomo e donna, chiamati a indossare l’uno gli abiti dell’altro. Boaro è cresciuto nelle grandi maison come Versace, Dolce & Gabbana, Gianfranco Ferrè e ha poi fondato il suo marchio CHB. Assoluta protagonista è stata Messina con le sue eccellenze. E non poteva certo mancare Marco De Vincenzo, Creative Director di Etro e Leather Goods Head Designer di Fendi, tornato nella sua città per ricevere il Fashion Award. De Vincenzo non ha mai dimenticato Messina e ha annunciato nei prossimi giorni un’iniziativa che punta a valorizzarla. “Ho nel cuore una città che non è facile raccontare – ha detto – sono qui per far capire che anche Messina può fare moda ad alti livelli”. Inevitabile il passaggio dedicato all’ultimo Sanremo: De Vincenzo ha infatti realizzato l’abito indossato da Angelina Mango, vincitrice del Festival. A consegnarli il Me Fashion Award il sindaco Federico Basile.
Fra le grande realtà made in Messina a ricevere il ME Fashion Award anche il designer e gemmologo Armando Arcovito, autore di Palacultura di una suggestiva sfilata e dell’esposizione della splendida esposizione della copia artistica della Corona Borbone realizzata per l’incoronazione di Re Carlo III, di cui ha curato la realizzazione. Ha giocato in casa anche Antonina Irrera, messinese Head del brand ecosostenibile made in Italy” FiftyMade”. Suggestiva, inoltre, la sfilata dei capi realizzati dal designer messinese Giovanni Cannistrà esponente dell’haute couture che oltre al ME Fashion Award ha ricevuto anche il premio speciale Confartigianato Messina.
Prima volta a Messina, invece, e premio meritatissimo per Sara Sozzani Maino, direttrice creativa della Fondazione Sozzani, e International New Talent and Brands Ambassador di Camera Nazionale della Moda Italiana a sostegno della nuova generazione di designer. Sozzani Maino, premiata dall’assessore Massimo Finocchiaro, è stata protagonista anche di un bellissimo incontro con gli allievi del liceo artistico “Basile” di Messina e dell’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria. Uno scambio con le nuove generazioni su cui il Me Fashion Award pone grande attenzione. La serata ha regalato anche momenti di spettacolo. Pubblico in piedi per Michelle Masullo, volto noto del programma Rai “L’eredità” che nelle vesti di deejay ha fatto ballare il pubblico del Palacultura insieme ai sempre azzeccati interventi di Jo Squillo che ha deliziato i presenti con un’interpretazione di Everybody Needs Somebody to Love.
E a proposito di Messina e delle sue eccellenze, tripudio per il giovane performer Alessandro Morabito, ospite d’eccezione della serata e prossimo protagonista de “I Promessi Sposi” di Michele Guardì. Ma la moda è anche creatività ed economia e per questo il Me Fashion Award ha dedicato uno spazio a Startupitalia per incentivare la nascita di giovani imprese moda. Chiara Trombetta, messinese e direttrice nazionale media ed eventi a Milano di Startup Italia ha presentato il workshop “Startup e moda: quale futuro” coinvolgendo addetti ai lavori, giovani ed esponenti della moda in un appassionante dibattito. Startup e moda quale futuro? Questo l’interrogativo che ha dato il via alla riflessione, portata poi sul palco del Palacultura.
All’improvviso tutto si è colorato di blu. Sul palco è salita Sofia Bertolli Balestra a Messina per presentare l’attuale percorso moda del brand e rendere omaggio al “Blu” dell’indimenticato Renato Balestra. Il Me Fashion Award è andato anche a Luca Pollini, autore del libro dedicato ad Elio Fiorucci l’uomo che liberò la moda e Beppe Angiolini, presidente onorario di CBI la Camera Buyer Italia. Tema centrale del me Fashion Awaerd anche quello della sostenibilità e dell’innovazione. Il premio è andato, infatti, anche all’innovazione gentile di Miomojo che produce accessori cruelty-free di lusso realizzati con i materiali più all’avanguardia presenti al mondo come il rivoluzionario tessuto spalmato prodotto dalla startup siciliana Ohoskin, creato dai sottoprodotti di arance.
Ma non poteva mancare la tematica sociale. Particolarmente apprezzata, a margine della serata, la Sicilian Dinner allestita alla Camera di Commercio dal C.I.R.S. Casa Famiglia ETS nell’ambito di un progetto d’inserimento lavorativo per le donne vittime di violenza. Sono intervenuti anche: Claudia Pievani, Founder e Ceo di Miomojo, Filippo Miracula, founder e manager della San Lorenzo Group, la faison siciliana dove vengono realizzate le collezioni moda di note firme italiane e internazionali la segretaria generale della camera di commercio Paola Sabella, la presidente regionale della categoria Estetica di Confartigianato Sicilia Daria Sturniolo ed rappresentanti di Sicindustria Messina. La serata si è conclusa sulle travolgenti note di “Siamo donne”, il brano che Jo Squillo ha portato a Sanremo nel 1991 insieme a Sabrina Salerno. Un vero e proprio inno contro la discriminazione di genere, tema mai attuale su cui il Me Fashion Award mantiene accesi i riflettori.
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