L'allarme devianza minorile a Messina lanciato nei giorni scorsi dal Presidente della Corte d'appello, Luigi Lombardo e dalla presidente del Tribunale dei Minori Maria Francesca Pricoco non era certo campato in aria. Lo conferma l'episodio avvenuto al villaggio Aldisio dove un 13enne è stato accoltellato all'addome da un coetaneo. Il ragazzino è stato medicato al pronto soccorso del Policlinico. Per fortuna la lama non ha raggiunto organi vitali e dopo l'applicazione dei punti di sutura il giovane è stato dimesso con una prognosi di 20 giorni. Un episodio gravissimo per l'età dei due ragazzi e per il contesto in cui è maturato, sul quale stanno indagando i Carabinieri della Compagnia Messina Sud giunti al Pronto soccorso su segnalazione del personale medico. Secondo quanto ricostruito, i due ragazzi stavano discutendo per strada dov'erano soliti ritrovarsi con altri amici. Ne è scaturito un litigio, screzi per futili motivi, al culmine del quale il giovane ha estratto un coltello ed ha colpito il coetaneo. Poi la corsa in ospedale accompagnato dai familiari. I due 13enni non hanno precedenti ma provengono da contesti familiari difficili. Il feritore, essendo minore di 14anni non è imputabile. I Carabinieri hanno comunque redatto una relazione. Il fascicolo sarà consegnato al Presidente del Tribunale dei Minori che di concerto con l'assessorato ai Servizi sociali del Comune dovrà valutare il da farsi soprattutto in merito ad eventuali responsabilità dei genitori del 13enne. Resta la preoccupazione per un fenomeno, quello della devianza minorile, in crescita a Messina. Il presidente della Corte d'Appello Lombardo ha sottolineato l’aumento di situazioni di emarginazione e di rischio di devianza, anche trasversale, ai vari livelli sociali, per mancanza di sufficienti servizi educativi, scolastici, sociali e sanitari deputati a prendersi cura della integrazione dei minorenni. Sotto la lente le periferie della città, ambienti inadeguati alla socialità, anche di tipo scolastico, e alla positiva aggregazione negli spazi pubblici.