Messina modello per il sud Italia per la raccolta differenziata. Messina che in pochi anni è riuscita a scalare le classifiche e a trascinare la Sicilia su percentuali importanti. Messina che adesso punta a raggiungere il 65% e oltre. E questo è stato il titolo e il focus della giornata che oggi a Palazzo Zanca ha riunito il mondo della gestione rifiuti. C'erano tutti i consorzi di riciclo nazionali, l'assessorato regionale, gòlia ttori principali della gestione rifiuti in ottica differenziata. Una giornata promossa da MessinaServizi per fissare i punti chiave del percorso fatto fino ad oggi e per programmare i prossimi obiettivi. Dal 2019, quando è iniziata la nuova gestione e Messina era al 18% di differenziata ad oggi, con l'addio ai cassonetti e un 57% che proietta la città tra le più virtuose delle città metropolitane della Sicilia e dell'intero sud, come certifica la presenza dei consorzi, con in testa il Conai, che riciclano la nostra differenziata.
Per arrivare al 65% e oltre però restano delle criticità: Messina ancora oggi non dispone di impianti di smaltimento, di impianti di recupero della frazione umida e impianti di recupero e riciclaggio di rifiuti ingombranti e legnosi. Serve anche maggiore coinvolgimento dei cittadini, pronto un massiccio piano di comunicazione, ma anche un'intensificazione dei controlli di qualità dei conferimenti. Si partirà anche con un progetto con la grande distribuzione e i mercati comunali.
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