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Messina, 600 firme contro l'isola pedonale e la pista ciclabile sul viale San Martino

No all'isola pedonale nella parte alta del viale San Martino, cioè nel tratto tra il viale Europa e la villa Dante. Non alla pista ciclabile realizzata da poche settimane su entrambe le carreggiate. No ai cordoli fissi della ciclabile. I progetti dell'amministrazione Basile sulla nuova mobilità cittadina continuano a finire nel mirino di cittadini e commercianti. In 600 hanno firmato un'altra petizione consegnata al consiglio della Terza Municipalità per chiedere al sindaco di stoppare gli interventi in corso e di cambiare quelli che in qualche caso sono già stati conclusi. I 600 firmatari che vivono o lavorano in quel tratto del viale temono la pedonalizzazione prevista negli strumenti di programmazione dell'amministrazione, ma si scagliano anche contro la neo pista ciclabile, chiedendo che si faccia solo da un lato solo e chiedendo di eliminare i cordoli fissi già installati.

Una presa di posizione che in realtà non è nuova, da questa zona era già stata promossa un'altra raccolta firme, con tanto di incontri con l'assessore alla viabilità, Salvatore Mondello e in commissione consiliare. Il presidente della III Municipalità, Alessandro Cacciotto ricorda che era stato chiesto un confronto anche con il sindaco Basile, ma nulla. Secondo l'intero consiglio di quartiere, emerge soprattutto un problema di sicurezza. E’ capitato ad esempio che i mezzi di soccorso rimanessero bloccati, considerando che esistono due sole corsie “blindate” dalla pista ciclabile con i cordoli. Con la petizione si chiede anche la possibilità di una sosta breve, che in realtà non era prevista neanche prima. Con la nuova conformazione del Viale, spiega ancora Cacciotto, non potendo effettuare una minima fermata, molti residenti, soprattutto anziani e diversamente abili, sono impossibilitati a “salire” e “scendere” su un’autovettura se non distanti rispetto alla loro abitazione. La petizione ricorda che il sindaco ha già accolto le richieste di modifica del progetto della ciclabile di S. Agata e chiama in causa anche il consiglio comunale che dovrà discutere e approvare il Pums.

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