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Lavori sul viadotto Ritiro, si rischia un'altra estate d'inferno in tangenziale

Un cantiere infinito, la tela di Penelope in confronto era un semplice centrotavola. Il viadotto Ritiro, la disperazione degli automobilisti messinesi, che temono di dover trascorrere un'altra estate in coda sulla tangenziale, sotto il sole cocente così come avviene ormai dal lontano 2012. Le ultime rassicurazioni da parte della Toto Costruzioni, l'impresa che sta eseguendo i lavori, parlavano del completamento del viadotto a febbraio 2024, poi slittato a marzo. Ma nessuna data indicata fin qui è mai stata rispettata e neanche quest'ultima lo sarà. Il perchè è presto detto.
Alla conclusione dei lavori manca soltanto il 5% dell'opera ma l'attività nel cantiere procede a ritmi lentissimi. Fra novembre e la vigilia di Natale si sono praticamente fermati perchè le maestranze che avanzavano due stipendi si erano praticamente fermati. Il 22 dicembre la Toto Costruzioni ha saldato le spettanze di ottobre e novembre, quanto meno per salvare il Natale delle famiglie dei lavoratori, ma non è stata ancora pagata la Cassa Edile che incide sul reddito degli operai. Grazie al pagamento degli stipendi i lavori nel cantiere di Ritiro sono ripresi ma al momento non sono più di 20 gli operai impegnati in opere di carpenteria sui piloni. Un numero esiguo che rende impossibile la conclusione dei lavori entro febbraio-marzo com'era stato assicurato. A questi ritmi, sostengono le organizzazioni sindacali l'opera potrebbe essere conclusa fra luglio ed agosto condannando automobilisti messinesi e vacanzieri ad un'altra estate d'inferno. A meno che, e questa potrebbe essere l'unica scappatoia per anticipare la conclusione dei lavori prima dell'estate, Toto Costruzioni non dirotti un buon numero di maestranze dal cantiere RFI di Cefalù a quello del viadotto Ritiro. Sull'ennesimo rinvio è intervenuto il segretario della Uil Ivan Tripodi: “Purtroppo avevamo ragione ad essere pessimisti -ha detto Tripodi che si è detto molto preoccupato per il silenzio delle istituzioni sia sulla delicata vicenda riguardanti i lavoratori sia sulle enormi difficoltà che i cittadini sono costretti a sopportare da troppi anni.

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