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Sanità a Messina, fermo il cantiere del Pronto Soccorso del Policlinico: la ditta attende 2 milioni di euro

E' sempre più difficile la situazione degli ospedali messinesi. Dalla carenza di medici alle strutture inadeguate. Il cantiere del nuovo Pronto Soccorso del Policlinico si è fermato per l'ennesima volta. Mancano all'appello quasi due milioni vantati dalla ditta che esegue i lavori. Così gli operai per l'ennesima volta hanno incrociato le braccia.
Un taglio del nastro quello del nuovo pronto soccorso che si allontana sempre di più e che si attende da tre anni. L'emergenza urgenza si effettua in locali angusti che non riescono a contenere i pazienti e i loro parenti. Una situazione messa in evidenza dai sindacati dei medici e degli infermieri che hanno cadere nel vuoto sin'ora tutti i loro appelli.

Un appalto quello del pronto soccorso del Policlinico che ha visto lievitare i costi di diversi milioni e che che rischia di diventare incompiuto visto che secondo l'ultimo rapporto effettuato per i circa 45 cantieri messi in piedi in Sicilia per il potenziamento delle strutture ospedaliere restano appena 3 milioni. Degli 11 cantieri aperti a Messina soltanto uno fin'ora ha visto la luce.
Intanto mentre si attendono segnali da Palermo sulle nomine dei nuovi manager ospedalieri, sono stati convocati per l'8 gennaio per i colloqui i pretendenti al ruolo di direttore amministrativo, è diventato difficile che qualcuno firmi provvedimenti e nuovi bandi di concorsi, la situazione del personale medico è gravissima.

All'ospedale Papardo ortopedia resta chiusa ai nuovi ricoveri da prima di Natale. E la situazione si è aggravata. I medici in servizio dal primo gennaio sono soltanto tre. A quelli in fuga si è aggiunto un altro camice bianco che ha preferito la pensione. Così il direttore sanitario non ha revocato il drastico provvedimento di chiusura inviato alla fine di dicembre al direttore di presidio, al responsabile del 118 e per conoscenza al responsabile del reparto. Per assistere i ricoverati, per coprire le reperibilità, sono arrivati i medici di altri reparti. E' solo una situazione tampone. Ma operare, effettuare consulenze di pronto soccorso e ricoveri diventa impossibile nonostante i tre superstiti abbiano rinunciato a ferie e permessi.

All'ospedale Piemonte dal mese scorso sono stati accorpati pronto soccorso e medicina d'urgenza: solo 11 medici a disposizione sui 23 necessari a coprire entrambi i reparti. A Messina nel 2023 mancavano oltre 200 medici: 169 solo nell'azienda sanitaria provinciale, 15 medici all’ospedale Papardo e 17 al Policlinico, una ventina al Piemonte Neurolesi. Ma la lista dal primo gennaio si è allungata di molto.

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