Guerra aperta agli incivili dei rifiuti. Comune, MessinaServizi, Polizia municipale e Polizia Metropolitana ormai da quattro mesi hanno messo in campo un progetto per scovare chi ancora non si rassegna alle regole della differenziata e continua ad abbandonare i propri rifiuti inquinando e sporcando la città. Un esperimento che sta vedendo l’impiego di 60 fototrappole che in questi mesi hanno immortalato lanci del sacchetto dalle auto, abbandonatori seriali, impavidi e volenterosi cittadini che preferiscono mettersi in auto e raggiungere i colli per disfarsi della propria spazzatura piuttosto che differenziare o recarsi alle isole ecologiche.
Una piaga che, come ha dimostrato questo progetto, è ancora difficile da estirpare. I risultati sono stati illustrati oggi a Palazzo Zanca e a parlare sono i numeri: 91 i siti controllati, 43 i luoghi in cui l’effetto telecamera ha funzionato come deterrente, abbattendo del 100% la formazione di mini discariche abusive. È successo ad esempio in via Seminario estivo, in contrada catanese, in via Terracini, in via Messina a Gravitelli, nella galleria San Jachiddu.
Di contro ci sono zone, due in particolare, l'isolato 13 e il rione ferrovieri, in cui la presenza delle telecamere ha solo fatto spostare i cumuli dei rifiuti. Il sindaco Federico Basile ha voluto tracciare questo report per comprendere come questa impostazione può frenare un fenomeno che è sempre in espansione. Perché il principio resta uno: continuando ad abbandonare i rifiuti si tolgono risorse ad un'attività che sta andando bene sul fronte della differenziata.
L'assessore Francesco Caminiti parla già del futuro, del progetto delle 150 telecamere pronte per essere installate e le altre mille che si stanno per acquistare. Con le 60 attive in questi mesi sono stati 485 gli eventi rilevati, sia con automezzi che a piedi. Molti di questi sono stati multati, per sanzionare tutti ci vorrebbero appostamenti continui della Municipale. Avviati anche controlli con i droni sui torrenti e i colli. Attività a tappeto che mirano a sensibilizzare i cittadini perchè è l'unica strada per tentare di raggiungere l'obiettivo del 65% di differenziata.
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