Domenica 24 Novembre 2024

Scuole di Messina tra piani e tagli, presidi in apprensione

Entro il 18 novembre sarà varato dal provveditore Stello Vadalà il nuovo piano di dimensionamento dei 98 istituti scolastici della provincia. Il provveditore sta lavorando da giorni assieme ai funzionari Nino Cernuto e Sara Di Bella. E quello che si ritrova sul tavolo è un vero e proprio rompicapo. Occorre rispettare quelle che sono le indicazioni dell'assessorato regionale all'istruzione. E cioè che restino in vita o meglio con una propria autonomia e un proprio dirigente scolastico le scuole che hanno un numero di studenti congruo. Il range di questo minimo, lasciato in parte, alla discrezionalità del provveditore, va dai 600 ai 900. E le scuole che sono sotto questa soglia sono davvero tante. Specialmente in provincia e nei quartieri della città più disastrati dove togliere una scuola significa togliere un presidio di legalità, un avamposto dello Stato. Il piano di dimensionamento dovrà passare al vaglio della conferenza dei sindaci e poi dalla città metropolitana guidata da Federico Basile. L'ultima parola spetta all'assessore regionale all'Istruzione. I presidi che non si ritroveranno più una scuola da guidare potrebbero essere trasferiti anche in altre province. Secondo la graduatoria e i titoli attribuiti. Le scuole superiori che in provincia sono sotto la soglia dei 600 studenti sono il Tomasi di Lampedusa il Manzoni di Msitretta il Conti Eller Vainicher di Lipari, lo Jaci di Messina. Tantissimi gli istituti comprensivi tanto in provincia quanto in città. Molte le scuole al limite. Tredici i comprensivi sotto la soglia dei 600 studenti. Si sta lavorando per salvare l'autonomia del maggior numero di scuole giustificando l'esistenza delle più piccole con la presenze di scuole che sono invece ricche di studenti. Tra i comprensivi più noti del capoluogo con meno di 600 iscritti quest'anno ci sono le scuole Rita Levi Montalcini e Battisti Foscolo. Fuori dal range grazie agli studenti conquistati quest'anno, la Vittorini più 39 alunni, la Leopardi, addirittura 343 studenti in più, la Pajino di Gravitelli più 67. La fotografia scattata a fine agosto sugli iscritti dice che ci sono un centinaio di studenti in meno negli istituti superiori. Sono 27.040 esclusi quelli delle scuole serali gli iscritti delle secondarie. Quelli dei comprensivi 48.894. Vanno come ogni anno gonfie vele gli istituti tecnici e i professionali segno che la via che i giovani intendono seguire è quella di una professionalizzazione immediata.

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