I disagi non sono finiti. Ma si cercherà di ridurli al minimo. C'è già all'ordine del giorno la stesura di un piano straordinario che preveda il coinvolgimento della Messina Social City, dell'assessorato ai Servizi sociali e delle associazioni di volontariato. L'obiettivo è gestire l'emergenza riducendo al minimo i disagi. Raggiungendo ad esempio sino alle proprie abitazioni anziani e disabili che non possono certo recarsi ai punti di distribuzione. Da ottobre partono una serie di appalti che vedranno gli operai messi in azione dall'Amam impegnati da Fiumefreddo al centro cittadino. I lavori sull'acquedotto Bufardo sono imminenti.
Si tratta della sostituzione di alcune apparecchiature, dell'efficientamento, del potenziamento dei gruppi elettrogeni, della sostituzione di alcuni tratti di conduttura. Occorre rendere la linea Fiumefreddo meno vulnerabile e per questo sono stati stanziati tre milioni e 100 mila euro. Il progetto prevede la mitigazione della vulnerabilità dell'acquedotto sia dal punto di vista strutturale gestionale: manutenzione, sfiati, scarichi, protezione catodica della condotta e la realizzazione di manufatti che serviranno alla intercettazione, alla misura e alla regolazione del flusso.
Per almeno 24 ore il flusso da quella linea sarà interrotto. Più complesso l'intervento da 26 milioni, tre lotti, che sarà effettuato sulla rete idrica cittadina del centro città che verrà sostituita interamente arrivando a recuperare il 15% di acqua che attualmente viene dispersa a causa delle perdite e verranno installati i contatori digitali che consentiranno di monitorare il flusso e di verificare la tenuta individuando potenziali perdite. Lavoro da consegnare entro il marzo del 2026. In questo caso gli interventi verranno effettuati a porzioni.
Imminente invece la consegna del nuovo serbatoio di Montesanto da 5000 metri cubi realizzato su una porzione di terreno oggetto di un contenzioso poi risolto con la Regione. L'importo dei lavori in corso 4 milioni e 200 mila euro. Darà respiro a gran parte del centro e costituirà una riserva in più. In stand by invece ben 6 progetti che sono stati presentati al ministero delle Infrastrutture. In gioco 19 milioni di euro. Si va dalla sostituzione delle reti idriche dei villaggi alla realizzazione di un secondo serbatoio sempre nella zona di Montesanto con una capienza di 15 mila metri cubi.
Inserito nel Masterplan e quindi in corso di esecuzione un progetto sulle ricerche di nuove risorse: sorgive della Santissima, San Rizzo e un campo pozzi a Briga. Nello stesso progetto figura la manutenzione di alcuni serbatoi a Ortoliuzzo e San Saba.
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