Comune al lavoro per gli impianti sportivi. Al PalaJuvara si lavora al parquet, restano altri nodi
E' corsa contro il tempo per mettere a norma alcuni degli impianti sportivi più importanti della città. Lavori a buon punto alla palestra Iuvara dove è stato smontato il parquet, particolarmente sensibile alle infiltrazioni e all'umidità, e che sarà sostituito da una superficie più resistente, dove sarà possibile svolgere anche più di una disciplina sportiva. Negli anni scorsi il Palaiuvara, impianto comodo da raggiungere per la sua posizione strategica, ha ospitato gare di pallavolo ma anche di basket giovanile. Se non ci saranno intoppi, i lavori potrebbero già essere conclusi la prossima settimana. Discorso diverso, invece, per il Palarescifina che diventerà la nuova casa dell'Akademia Messina, formazione di pallavolo femminile del torneo di A/2 che punta al salto di categoria. Non sarà, però, un utilizzo esclusivo dal momento che l'amministrazione comunale, come annunciato, ne farà la casa dei concerti e degli spettacoli nel periodo autunno-inverno e dove si esibirà a fine novembre e inizio dicembre Luciano Ligabue. Anche altre società chiederanno di poterlo sfruttare così come avevano fatto negli anni scorsi anche per la presenza di una palestra, più piccola, idonea ad ospitare gare dei campionati minori. Anche il Palarescifina necessità di alcuni lavori. In particolare l'efficentamento energetico, interventi per limitare l'umidità e ai servizi igienici, ripristino di alcune stanze che nel tempo erano state vandalizzate. Lavori che, però, non pregiudicheranno né la stagione dell'Akademia Messina, che nell'impianto vorrebbe ospitare la fase finale di Coppa Italia, né quella delle altre formazioni che ne faranno richiesta. A tal proposito la prossima settimana è prevista una riunione al dipartimento per esaminare richieste e proposte. Discorso a parte, invece, per la piscina scoperta dell'impianto Cappuccini che l'amministrazione vorrebbe restituire al più presto alla pubblica fruizione. Servono, però, interventi di una certa portata per la vasca, chiusa da diverso tempo. Lavori anche per rimettere in sesto gli spogliatoi. Ovviamente più lunghi e più onerosi, quelli, per rimettere a posto l'altra piscina. Il crollo della copertura impone progetti, idee e molti soldi per la gestione del grosso impianto che, però, non può più rimanere abbandonato a se stesso.