Per i parenti del defunto che si sono visti fare la richiesta perentoria è stata una sorpresa. Tra un fazzoletto e un pianto si sono visti mettere sotto il naso un bollettino da 60 euro. E la notizia ha sorpreso anche noi. Nemmeno da morto ci si può permettere di arrivare in ritardo. Chi arriva oltre le 16 al cimitero monumentale e nei cimiteri suburbani deve pagare un surplus. Un balzello imposto dall'allora commissario straordinario del Comune Leonardo Santoro per far fronte alle spese relative al lavoro straordinario. Per mettere freno ai continui ritardi che costringevano palazzo Zanca a chiudere i cancelli dei cimiteri in tarda serata. L'ordinanza è del 21 aprile del 2022 e comprende tutte le tariffe dei servizi cimiteriali. Il provvedimento tiene conto del fatto che personale adibito alla custodia dei cimiteri suburbani risulta insufficiente per l'ingresso dei defunti in orario diverso da quello in cui il cimitero è presidiato. E dunque impone una nuova tariffa per i ritardatari. Chi si presenta in orario diverso da quello di presidio con personale di custodia deve pagare questa sorta di tributo che ha il sapore della multa ma non lo è. L'assessore Massimiliano Minutoli responsabile del settore cimiteriale e della protezione civile annuncia però correttivi in arrivo: “Siamo rivedendo- spiega al telefono- tutto il sistema delle tariffe e dei pagamenti. L'orario limite sarà spostato alle 17,30. Dunque una maggiore tolleranza che dovrebbe consentire anche ai ritardatari di completare le operazioni di ingresso della salma”. Saranno ritoccate anche le cifre che riguardano i rinnovi delle concessioni di cui si occupava la stessa ordinanza che ha colpito i defunti e i loro parenti ritardatari.