Per anni i bandi di gara sono andati deserti e quello spazio nel cuore della città è rimasto chiuso. Una fotografia dell'incuria e del pressappochismo che spesso paralizza la macchina amministrativa ma anche lo spirito imprenditoriale di questa città. Ma tra due giorni il recente passato di degrado sarà cancellato con un colpo di spugna. Riapre finalmente il Giardino Corallo. L'ex Cineteatro è pronto infatti ad ospitare diversi spettacoli: 1.063 posti a sedere nella soluzione teatro e circa 2000 nella soluzione club. Un nuovissimo palco 12x10, camerini attrezzati, una tribunetta con poltroncine da curva 350 posti, e circa 800 nuove sedie. Scerbatura, potatura, disinfezione dell’area che oggi torna a brillare. Uno spazio destinato alla cultura per la presentazione di libri, concerti, teatro ma anche ad iniziative aziendali ed enigastronomiche. Si comincerà stasera con il concerto di Alex Britti (organizzato dalla Taomai management), poi spazio a Roberto Lipari, Enrico Guarneri, Fabio Concato, Pippo Patavina e tanti altri.
A dare nuove speranze un gruppo di ragazzi che si sono riuniti sotto le insegne dell'associazione Development. Tre anni rinnovabili per altri due a un canone annuo di 3800 euro. Iva esclusa. Al bando del Comune potevano partecipare operatori economici iscritti alla Camera di commercio e associazioni culturali. La convenzione tra Comune e Development ha per oggetto l’affidamento in gestione delle strutture di proprietà comunale per lo svolgimento di attività artistica, musicale, cinematografica teatrale, e culturale in genere: presentazione di libri, convegni, mostre. La struttura è stata concessa nello stato in cui si trova, per cui la partecipazione alla gara ha comportato l’accettazione dello stato di fatto senza possibilità di sollevare eccezioni. Il concessionario ha promosso e assicurerà il funzionamento delle strutture tramite la realizzazione di una programmazione di manifestazioni musicali, teatrali, culturali. L'area del Giardino Corallo è composta da un ingresso a quota strada di Via Boner, da un fabbricato di tre vani con servizi igienici e locali docce, e un fabbricato all’ingresso di via S. Maria dell’Arco.
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