Pietro Sciotto ha scelto saggiamente la via della continuità assolvendo prima a tutti gli adempimenti economici previsti e poi iscrivendo il Messina al prossimo campionato di serie C al termine di una giornata convulsa per l'accumularsi di tutte le scadenze. Martedì prossimo è previsto il responso della Covisoc, che dopo aver accertato la bontà della documentazione prodotta, certificherà l'avvenuta iscrizione. A quel punto, il presidente Sciotto sarà ad un bivio perché dovrà decidere se proseguire al timone, sarebbe il suo settimo anno consecutivo oppure cedere la società ad uno degli imprenditori interessati, Fabrizio Mannino e Manuele Ilari, con il primo chiamato a dare risposte concrete dopo gli screzi della scorsa settimana mentre il secondo interlocutore appare in posizione ancora defilata nonostante sia stato il più veloce a formulare un offerta che, evidentemente, Sciotto non ha ritenuto congrua alla sue aspettative. Sarà, adesso, fondamentale non perdere tempo per non sottrarlo alla programmazione, fase importante che indirizza la stagione. Tra i nomi accostati a Pietro Sciotto se dovesse restare alla guida, con mansioni tutte da definire, ci sarebbe quello del presidente del Camaro Antonio D'Arrigo che però con il Messina e lo stesso Sciotto ha avuto un'esperienza fallimentare in serie D nella stagione 2019-20 conclusa, peraltro, con le dimissioni. Un nome molto più spendibile e credibile è quello di Pippo Bonanno che ha già aiutato il Messina nelle ultime due stagioni, contribuendo fattivamente, dietro le quinte, alle due salvezze della squadra peloritana. La sua esperienza come dirigente e direttore sportivo, con un ruolo apicale, potrebbe fare la differenza ma, ovviamente, servirà un progetto ambizioso per convincerlo ad uscire allo scoperto nella sua città.