Messina, nasce al Majorana del Verona Trento il robot privo di genere
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Nasce nel laboratorio Augusto Righi del plesso Majorana dell'Istituto di istruzione superiore Verona Trento guidato dalla preside Simonetta Di Prima, il primo modellino in Europa di un robot con la parola schwa (o e capovolta = ə ), in altre parole un robot privo di genere. Il robot, ultimo nato al Majorana, si chiama “Superobotcamerierə”, un prototipo destinato alla ristorazione e capace di portare portare il cibo dalle cucine ai tavoli del ristorante. A realizzarlo, attraverso una sofisticata stampante 3D, assieme agli studenti, i professori Aldo Domenico Ficara e Giuseppe Rizzo. Il modellino rappresenta il primo step di una futura automazione che coinvolgerà aziende di settore italiane e tedesche. Questo lavoro didattico ha come riferimento anche il progetto Maker@Scuola-Nuove tecnologie per la didattica ed è stato inserito al centro della specializzazione Elettrotecnica-elettronica che utilizza la stampante 3D. «Il processo di stampa 3D – spiegano i docenti – inizia sempre da un modello 3D digitale, ottenuto di solito con un software Cad. Questo modello viene poi elaborato da un altro software detto di “slicing” che suddivide l’oggetto disegnato in 3D in sottili strati bidimensionali (layer) e quindi viene trasformato in un set di istruzioni in linguaggio macchina (codice G) per poter essere interpretato ed eseguito dalla stampante». A completamento dei lavori è stato realizzato un video di presentazione che ha utilizzato le intelligenze artificiali della Silicon Valley dello Stretto. Inoltre sarà pubblicato un libro digitale con il portale Ebookservice dove vengono illustrati tutti gli step progettuali. Nel 2024 queste didattiche approfondiranno uno studio basato sull’idea di fornire alla stampante, attraverso l’integrazione dell’intelligenza artificiale, la possibilità di controllare in tempo reale lo stato della stampa 3D ed effettuare correzioni in corso d’opera. Il nuovo arrivato segue di alcuni mesi altre creazioni che sono state già oggetto di diverse pubblicazioni: dall'ascensore parlante destinato ai non vedenti, al guanto bionico, fino a “Robocicero” destinato alla didattica e ai bambini speciali.