L'incidente mortale sulla Catania-Messina, indagini sulla motrice e sul rimorchio. Cosa è successo?
Sull'incidente mortale la procura di Messina ha aperto un'inchiesta affidata alla sostituta procuratrice Francesca Bonazinga che, lunedì prossimo, conferirà l'incarico al medico legale Giovanni Andò che effettuerà in giornata al Policlinico l'autopsia sul corpo del 71enne Giuseppe Ieni, l'uomo che si trovava alla guida del furgone frigorifero Opel Combo finito sotto il rimorchio di un mezzo pesante poco prima dello svincolo di Giardini Naxos. La famiglia di Ieni, rappresentata dagli avvocati Nunzio Rosso e Dario Cocivera, hanno già nominato un proprio consulente di parte che seguirà l'esame autoptico. La procura di Messina, competente per territorio, ha nominato anche un esperto di infortunista stradale, l'ingegnere Santi Mangano chiamato a ricostruire il sinistro nei dettagli. Sull'incidente sta indagando la polizia stradale che ha visionato le immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti nella stazione di servizio di Calatabiano dove il mezzo pesante aveva fatto sosta prima di immettersi sulla A/18. Sotto la lente d'ingrandimento c'è la motrice e, ovviamente, si vuole capire come sia stato possibile che il rimorchio si sia sganciato, se per imperizia o per pura, per quanto tragica, fatalità. Entrambi i mezzi coinvolti, come da prassi, sono stati sequestrati. Nell'inchiesta, al momento, è indagato con l'accusa di omicidio stradale e lesioni personali gravi stradali, l'autista del camion, un 36enne di Acireale. Secondo la prima dinamica, il furgone frigorifero con a bordo i due messinesi, provenienti da Riposto dove avevano acquistato del pesce per rivenderlo al Vascone, si è schiantato contro la parte posteriore del rimorchio che si è improvvisamente sganciato nella corsia di sorpasso mentre stava passando l'Opel Combo. Un impatto violentissimo, tanto che per estrarre i corpi dalle lamiere sono dovuti intervenire i vigili del fuoco. Il 71enne Giuseppe Ieni è morto sul colpo mentre il 32enne che occupava il sedile passeggero si trova ricoverato, in condizioni disperate, nel reparto di rianimazione del Cannizzaro di Catania.