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Pronto Soccorso al Policlinico, il cantiere è fermo: serve una variante da un milione e mezzo

Da oltre un mese il cantiere del Pronto Soccorso del Policlinico è deserto. Dopo 3 anni di attesa arriva un nuovo stop per il cantiere più longevo della storia dell'ospedale universitario. In ballo una variante da oltre un milione e e mezzo di euro chiesta dalla ditta che ha in appalto i lavori e che dovrebbe essere approvata da un giorno all'altro. E ad attendere clamorosamente ancora la consegna dei lavori è anche il reparto di Terapia intensiva per il quale è stata attuata una variante che attende solo il cosiddetto atto di sottomissione al genio civile.
Da sei mesi gli annunci sulle consegne su susseguono. E di mezzo c'è anche il benservito dato all'ex soggetto attuatore per il completamento della rete ospedaliera Tuccio D'Urso che a fine ottobre ha dovuto cedere l'incarico a Salvatore Lizzio.  A Terapia intensiva (16 posti) sono state installate attrezzature per un milione e mezzo di euro dai lettini, ai monitor, alle apparecchiature per dialisi, alle pompe volumetriche, ai sistemi radiologi portatili di ultima generazione. Importante la donazione ricevuta dalla banca d'Italia: 2 milioni e settecentossantamila euro.
Un miraggio il taglio del nastro del Pronto soccorso. La data del 31 ottobre non è stata rispettata. Il nuovo Pronto soccorso che si estenderà su tre piani sarà, uno dei  più moderni d'Italia. In dirittura d'arrivo la gara per il piano meno uno dove l'Università ha installato una risonanza magnetica di ultimissima generazione e provvederà all'appalto per l'adeguamento.

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