Apprezzata dal pubblico messinese la godibilissima commedia “Il padre della sposa”, pièce brillante e sentimentale, ben diretta da Gianluca Guidi, che mantiene il congegno narrativo originario del testo di Caroline Francke e offre uno spettacolo pieno di ritmo, con veloci cambi di scena, dialoghi serrati e scoppiettanti e musica ben scritta, dallo stesso regista. La pièce è disseminata di gag, battute esilaranti, a cui si sommano momenti più intimi e malinconici.
La commedia è costruita attorno alla gelosia e allo sconcerto del “padre della sposa” raggiunto dalla notizia del fidanzamento e delle imminenti nozze dell’unica amatissima figlia. Il ruolo del papà è affidato a Gianfranco Jannuzzo, dotato di forte espressività, efficace mimica, padronanza del ruolo, in cui si muove con consueto agio tra i vari registri espressivi, i diversi accenti e intonazioni del personaggio. Barbara De Rossi intrepreta con maestria e sensibilità il ruolo della madre della sposa, che gestisce il dramma, che stempera le tensioni del marito protettivo, si fa complice di Alice, intrepretata con disinvoltura da Martina Difonte, promessa ad un fidanzato (Lucandrea Matinelli), reo di “strappare” la ragazza all’ignara famiglia.
Sarà durissima, infatti, per questi genitori apprendere in un solo momento che la giovane si mariterà, andrà ad abitare a Boston , che occorre organizzare in fretta la cerimonia, con il bizzarro wedding planner russo qui intrepretato con plasticità e verve da Domenico Aronica e con i consuoceri eccentrici e strampalati, intrepretati dai bravi Roberto Iannone e Marcella Lattuca. Shock, stress, equivoci, saranno tanti ma affrontati con leggerezza e levità . Il padre della sposa alla fine capitolerà, le nozze ci saranno; trionferà il bene, l’accettazione e la condivisione dell’altrui felicità e la storia, come impone la commedia, avrà un lieto fine.
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