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Caporalato nelle case di riposo, iniziati gli interrogatori. Sicindustria: "Monitorare sempre"

Sono iniziati stamane, a Palazzo di Giustizia, gli interrogatori delle cinque persone arrestate ieri dalla Guardia di Finanza accusate di associazione a delinquere finalizzata alle estorsioni ed al caporalato per la gestione di due case di riposo a Gaggi e Giarre. La vicenda ha destato clamore e indignazione in città.

La nota di Sicindustria

“Episodi come quello messo in luce dall’operazione della Guardia di Finanza di sfruttamento del lavoro in due case di riposo dimostrano come il comparto socio sanitario e assistenziale, che fornisce servizi particolarmente sensibili e impattanti su famiglie e tenuta sociale, vada adeguatamente monitorato per evitare distorsione del mercato e dequalificazione dell’offerta assistenziale”. Così il consigliere delegato per i Servizi Socio Sanitari di Sicindustria Messina, Alessandra Iuculano, commentando l’operazione che ha condotto ad arresti, sequestro di beni e applicazione del “controllo giudiziario” nei confronti di due case di riposo del Messinese per i reati di associazione a delinquere, estorsione e intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. “Per operare correttamente nel nostro comparto che è sottoposto a rigidi protocolli – aggiunge Iuculano – non si può prescindere dall’impiego di tutte quelle risorse, anche finanziarie, necessarie ad assicurare standard qualitativi adeguati. Operare fuori dal rispetto delle regole attiva meccanismi di concorrenza sleale sul mercato, danneggiando sia le imprese che si muovono nel perimetro della legalità e della qualità, sia gli assistiti e le loro famiglie”.

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