Si chiama Costantine il clochard tedesco che stazionava nei pressi di piazza San Vincenzo, vittima, a quanto pare, lo scorso sabato, di un brutto episodio, come denunciato dall’amico J.S. sui social: “Mi è giunta voce che un clochard tedesco sia stato aggredito sabato, da qualcuno, nei pressi di un supermercato. La situazione attuale è che il clochard si trova in ospedale, con una mascella rotta”.
Intanto, saranno le indagini a stabilire l'esatta dinamica dell’accaduto. E anche l’assessora alle Politiche sociali, Alessandra Calafiore, che conosce bene il clochard e la sua famiglia, sta seguendo la vicenda da vicino: «Lo stiamo seguendo tramite il Progetto di unità di strade - dice l’assessora Calafiore -, e abbiamo conosciuto anche la famiglia. Queste persone vanno aiutate e di sicuro la violenza va condannata sempre e comunque. Ora avviseremo la sua famiglie e studieremo il da farsi. Per ora, Costantine è preoccupato per il suo cane. Beveva sempre e non era facile da gestire, questo bisogna dirlo e bisogna ammetterlo. Costantine adesso è al Policlinico e stamattina hanno cercato di comunicargli che il suo cane sta bene. Gli hanno detto di non agitarsi e che quando guarirà potrà rivederlo. Il nostro obiettivo è sempre quello di aiutare lui e le persone come lui». Il 10 settembre del 2021 un altro grave fatto di sangue interessò un clochard. Fu trovata in una pozza di sangue, sui gradini dell’ingresso laterale della chiesa di Santa Caterina, Concetta Gioè, 68enne palermitana. La clochard fu uccisa da una ferita da taglio che le ha aperto la gola. Per questo femminicidio, un uomo di settanta anni, Pietro Miduri, di Augusta, venne fermato e poi rinchiuso in carcere. Come accadeva spesso Concetta Gioè, aveva trascorso la notte nella zona del luogo di culto. Era una “senzatetto”, a Palermo aveva vissuto per anni con la sua famiglia. (Claudia Benassai)
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